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Tornano a salire i contagi in Europa e negli Stati Uniti

Pubblicato 23.09.2020, 12:40
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Nell’Eurozona nelle ultime 24 ore sono ritornati a salire il numero di contagi da Covid-19, nonostante nella seduta di ieri sui mercati europei si è assistito a una parziale inversione di tendenza, dopo il sell-off che ha caratterizzato l'avvio d'ottava, ma restano in primo piano i timori legati all'evoluzione della pandemia e ai riflessi sulle prospettive economiche ora che l'anno volge al termine.

Per lo stesso problema, è stato rinviato di una settimana il vertice dei leader Ue in agenda giovedì e venerdì prossimo; il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è in quarantena dopo essere entrato in contatto con un positivo.

L'Agenzia europea del farmaco è in contatto con 38 produttori del potenziale vaccino contro il Covid-19.

Il preoccupante aumento di casi ha spinto il Regno Unito a nuove restrizioni che potrebbero restare in vigore per i prossimi sei mesi. Il premier Boris Johnson ha invitato a lavorare da casa. Intanto il governatore di Bank of England Andrew Bailey mette in guardia dai rischi per l'economia con l'aumento dei casi di Covid. Superati negli Usa i 200.000 morti. Il momento particolare ch sta attraversando il Regno Unito, è confermato anche dalla pubblicazione di stamane dei dati dell’attività manifatturiera, con l’indice PMI di riferimento sceso a -54.3 punti a settembre dai 55,2 di agosto; dato negativo anche per il PMI dei servizi che passa da 58,8 punti a 55,1 punti, alla luce dell'introduzione di alcune misure di restrizione che hanno riguardato soprattutto la ristorazione. 

La coppia GBP/USD tenta di riprendersi dal minimo infragiornaliero di 1,2716 mentre raccoglieva le offerte vicino a 1,2727 durante l'apertura di negoziazione pre-Londra di oggi, stabilizzandosi nel corso della prima parte della giornata al di sotto 1,2730, dopo che nella sessione di ieri ha aggiornato i minimi di periodo, movimento condizionato dal premier britannico Boris Johnson che ha annunciato restrizioni alle attività per scongiurare il rischio di recrudescenza del coronavirus (COVID-19). Oggi sarà molto importante, seguire i prossimi movimenti della sterlina, soprattutto durante i colloqui tra il capo negoziatore EU Michel Barnier con i suoi colleghi inglesi.

Mentre negli Stati Uniti il numero dei contagi non si arresta, oggi è in programma una nutrita serie di interventi di esponenti della banca centrale a partire dal presidente Jerome Powell, che ieri in un'audizione al Congresso ha sottolineato come, nonostante sensibili miglioramenti, il percorso di ripresa dell'economia resti "molto incerto", segnalando che la Fed è pronta a fare di più se necessario. Sia Powell che il presidente di Fed Chicago Charles Evans rilevano la necessità di sostegno fiscale, mentre il Congresso non riesce ad approvare un nuovo atteso pacchetto di misure. Sia Powell che il segretario del Tesoro Steven Mnuchin hanno aperto la porta a ulteriori aiuti alle piccole imprese, ma con visioni differenti su portata e modalità degli aiuti.

Il green back, ha continuato ad assumere un atteggio di valuta rifugio apprezzandosi già durante l’ultima sessione asiatica notturna, nonostante le continue tensioni tra USA e Cina che sono riemerse dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accusato ancora una volta la Cina davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ritenendola responsabile per aver "scatenato" il COVID-19 nel mondo.

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