Una rapida overview sulle principali valute e sui trend più interessanti

Yen, le ricoperture potrebbero non essere terminate, ma tecnicamente il calo su usdjpy si trova su un supporto psicologico importante , in area 95.

Se questo dovesse venire sfondato in senso proprio, verosimile una rapida accelerazione del calo del cambio sino in aera 91/60, dove transita al momento la media mobile a 200 su chart daily.

Stamattina Il mercato azionario nipponico ha dato vita ad un rimbalzo tecnico dopo la diffusione dei verbali dell’ultima riunione della Bank of Japan, nei quali i membri del Board hanno affermato che l’economia ha iniziato a muoversi nella giusta direzione, anche se permangono incertezze e rischi di nuove cadute verso il basso.

Lo yen invece ha recuperato ancora, per via dell’ammissione implicita che il raggiungimento di un target di inflazione al 2% in due anni appare piuttosto ambizioso e che ciò potrebbe portare ad eccessive speculazioni sulle aspettative di ulteriore QE da parte della BOJ (che se non alimentate potrebbero frenare il recente rialzo dei rendimenti dell’obbligazionario) così come causare squilibri dei conti pubblici.

L’euro scende mentre il dollaro statunitense risale la china, sui timori dell’esito del giudizio corte costituzionale tedesca sull’OMT e delle ultime indiscrezioni apparse sul Wall Street Journal, secondo il quale in occasione della prossima riunione, la Fed dovrebbe rassicurare i mercati sulla sua politica monetaria, allentando così le preoccupazioni di quanti temono un intervento restrittivo a breve, dopo che il 22 maggio Bernanke ha annunciato che lo stimolo monetario sarebbe stato decurtato nel caso l’economia statunitense fosse migliorata sostanzialmente (da quella data l’indice stoxx 600 ha perso il 6.4%).

Il cambio si muove ormai dal 27 maggio in un ripido canale rialzista che ha portato l’eurusd da 1.2840 sino a lambire area 1.34 nell’arco di poco più di due settimane.

Ora però c’è molta attesa su quello che Bernanke potrà dire settimana prossima (monetary policy report al Congresso il 17 e 18, e la decisione sui tassi il 19: secondo alcuni analisti, tutte le opzioni sono ancora sul tavolo, anche la possibilità di ulteriore stimolo.
Infine, uno sguardo sull’Oro, dove il mood rimane ribassista.

Dai massimi relativi del 3 maggio parte poi una trendline ribassista che blocca ogni qualsivoglia tentativo di recupero, spingendo le quotazioni del metallo giallo ormai da qualche giorno stabilmente sotto quota 1400$.

Possibili nuovi test dei minimi in area 1335$ da qui a luglio, con un proseguo del trend negativo che dall'inizio dell'anno ha fatto scendere Il prezzo dell'oro del 17%.

Attenzione ai dati macro oltreoceano per il trading di questo pomeriggio: alle 14,30 (ora italiana) sarà pubblicato il dato sui prezzi alla produzione negli USA.

Dopo il -0,7% di aprile il consesus si attende un calo dello 0,1% mese su mese. Sempre alle 14,30 è attesa la pubblicazione del saldo delle partite correnti del primo trimestre 2013. Alle 15,15 è atteso il dato sulla produzione industriale di maggio attesa in crescita mensile dello 0,2 per cento, dopo il calo dello 0.5% registrato ad aprile, mentre il dato sull'impiego della capacità produttiva è atteso al 77,7 per cento.

Poco prima delle 16 sarà infine pubblicato l'indice sul sentiment dell'attività economica rilevato dall'università del Michigan per il mese di giugno. In questo caso le attese sono per una tenuta di 84.5, livello massimo per questa statistica dal luglio 2007. Sullo stato di salute dell'economia americana interverrà anche il presidente del Fmi Christine Lagarde in una conferenza stampa attesa per le 17.