Denaro in avvio di seduta per Unicredit (MI:CRDI) (+1.60%; 2.35 euro) che prosegue lungo la via degli acquisti con l’obiettivo di raggiungere e superare quota 2,42 (prima resistenza strategica) e successivamente, con quest’ultima violazione, 2,65 euro.
Ovviamente è ancora presto per cantar vittoria (il titolo sta recuperando terreno grazie alle voci di corridoio le quali sostengono che l’istituto vorrebbe limitare al minimo l’aumento di capitale con la vendita di Pekao, Fineco, una parte dell’8.5% di Mediobanca (MI:MDBI) ed il risparmio gestito da Pioner, per un totale di circa 8 mld.
Questa strategia sembra, almeno per il momento, essere apprezzata, ma vendere o svendere potrà risolvere i problemi nel breve termine, ma in futuro? Indebolirsi sempre di più, e continuando nel corso degli anni con nuovi adc, in un Mercato ricco di competitor, sarà la giusta cura?), il titolo si trova ancora in un trend discendente, affinché passi ad un trend ascendente dovrà soddisfare diversi parametri, al momento non è stato ancora raggiunto il primo criterio (ema20 deve incrociare al rialzo ema50).