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Vaccini e Borsa: delude Novavax, bene BioNTech

Pubblicato 10.05.2022, 13:10
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La società americana, in attesa di approvazione del suo siero in Usa, ha realizzato il primo utile trimestrale della sua storia, ma gli analisti si aspettavano di più: nel pre-market al Nasdaq titolo in caduta del 20%. L’azienda tedesca partner di Pfizer (NYSE:PFE) batte tutte le attese.

Novavax ha annunciato ricavi per 704 milioni, le attese erano per 845 milioni.

Wall Street si appresta a punire severamente Novavax per i risultati del periodo gennaio-marzo 2021, finalmente il primo trimestre in utile della società americana produttrice di uno dei vaccini contro il Covid, ma il profitto è inferiore alle attese del mercato. Per contro sono stati accolti con favore i conti di BioNTech, la società tedesca partner di Pfizer nella produzione e vendita di un vaccino anti-Covid basato sulla tecnologia m-Rna.
Ieri l’azione Novavax ha terminato la seduta al Nasdaq in ribasso del 7% a 53,26 dollari. Dopo la chiusura sono stati diffusi i risultati e stamattina negli scambi del pre-market il titolo è trattato a 42,5 dollari, in calo del 20%.
Novavax ha realizzato nel primo trimestre un utile di 203 milioni di dollari su ricavi pari a 704 milioni. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso mostra un potente miglioramento dei conti: i ricavi erano stati 447 milioni e il periodo si era chiuso con una perdita di 223 milioni. Ma agli analisti non basta: il consensus (media delle stime calcolata da FactSet) indicava ricavi pari a 845 milioni e un utile di 213 milioni.

Cruciale l’appuntamento del 7 giugno per il via libera della FDA


Novavax ha confermato l’indicazione, già diffusa nei mesi scorsi, secondo cui nel 2022 i ricavi della società saranno compresi fra 4 e 5 miliardi di dollari. Molto del futuro di Novavax si giocherà il 7 giugno prossimo, quando il comitato consultivo dell’agenzia americana FDA, composto da medici e scienziati indipendenti, darà la sua opinione se autorizzare o meno l’uso del vaccino anti-Covid di Novavax. Il vaccino, che si basa sull’utilizzo di una proteina e non sulla tecnologia m-Rna, è già in uso al di fuori degli Usa in 41 Paesi, compresi Unione europea, Canada, Corea, Giappone, Nuova Zelanda e Australia. Secondo studi condotti fra dicembre 2020 e aprile 2021, due dosi danno una copertura del 90% contro la malattia di media gravità e del 100% contro la malattia grave. Il problema è che questi studi si sono conclusi prima della comparsa delle varianti Delta e Omicron, per le quali viene raccomandata una terza dose. Dall’inizio dell’anno Novavax ha venduto 42 milioni di dosi di vaccino. I ricavi del secondo trimestre dovrebbero salire nettamente grazie a un ordine di 42 milioni di dosi per la sola Unione europea.
Normalmente la FDA segue sempre il parere del suo comitato consultivo, e se venisse approvato il siero Novavax potrebbe essere prezioso per convincere quella fascia di popolazione riluttante a farsi inoculare vaccini innovativi basati su m-Rna, come quelli di Moderna e Pfizer-BioNTech.

BioNTech: utili triplicati a 14,24 euro per azione (attesi 9, euro).


Tutt’altra musica a casa BioNTech, che ieri ha annunciato risultati nettamente superiori alle attese del mercato. La società tedesca ha chiuso il primo trimestre con utili più che triplicati a 3,7 miliardi di euro, pari a 14,24 euro per azione, grazie a ricavi saliti da 2,05 miliardi di euro a 6,38 miliardi. Il consensus di FactSet si aspettava ricavi a 4,59 miliardi di euro e un utile per azione di 9,70 euro.
Nel primo trimestre 2022 BioNTech e Pfizer hanno fatturato circa 750 milioni di dosi di vaccino anti-Covid. La società tedesca ha confermato le sue indicazioni sul 2022, che dovrebbe chiudersi con ricavi compresi fra 13 e 17 miliardi di euro.
La società ha anche confermato i piani, già annunciati a marzo, per la distribuzione di un dividendo speciale di 2 euro per azione e un buyback da 1,5 miliardi di dollari da realizzarsi entro i prossimi due anni.

Multipli a confronto: Novavax più conveniente.

Il confronto dei multipli mostra che in questo momento l’azione Novavax è decisamente più conveniente di BioNTech, proprio perché su quest’ultima pende l’incertezza dell’approvazione in Usa del suo vaccino.
Ieri al Nasdaq l’azione BioNTech ha chiuso in rialzo del 3% a 140,32 dollari. Dal massimo di 389 dollari segnato nell’agosto 2021, il titolo ha perso il 65%. Dall’inizio dell’anno il ribasso è del 40%. BioNTech capitalizza 32,3 miliardi di euro, pari a 3,7 volte gli utili stimati per il 2022 (9,2 miliardi). Il Valore d’impresa (Enterprise value) è pari a 1,1 volte i ricavi stimati dal consensus (16,5 miliardi di euro).
L’azione Novavax aveva segnato il suo massimo a settembre a 266 dollari e da allora ha perso l’80%. Il ribasso dall’inizio dell’anno è del 62%. Al prezzo attuale Novavax capitalizza 4,1 miliardi di dollari, pari a 2,3 volte l’utile stimato per il 2022 (1,6 miliardi). Il Valore d’impresa (Enterprise Value) è pari a 0,77 volte i ricavi che gli analisti prevedono per quest’anno (4,36 miliardi di dollari).

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