Le opinioni ormai si sprecano, anche qui le fazioni sono divise tra degni seguaci che vedono Bitcoin verso quota 1 Milione in futuro, e ribassisti per cui Bitcoin potrebbe anche valere zero.
Tra i piu’noti a rappresentare gli opposti sulla view della regina delle criptovalute, abbiamo per i tori Michael J. Saylor, co-fondatore di MicroStrategy Incorporated (NASDAQ:MSTR), società quotata sul Nasdaq, mentre per gli orsi Nassim Nicholas Taleb, autore di numerosi libri di successo in ambito economico, tra cui su tutti “il cigno nero”.
LA POSIZIONE DI MICHAEL J. SAYLOR
Per Saylor, Bitcoin e’ ormai l’asset per eccellenza come riserva di valore, ben piu’ importante dell’oro. Ci crede a tal punto, da investire pressoché in maniera continuativa negli ultimi anni, specie nei vari drawdown che si sono verificati.
L’ultima operazione risale al periodo ottobre-novembre, dove MicroStrategy Incorporated (NASDAQ:MSTR) ha acquistato 7.002 Bitcoin per un controvalore di circa 414 Milioni di Dollari. La posizione complessiva dell’azienda oggi é di 3.6 Miliardi di Dollari circa (121.044 Bitcoin), a fronte di una capitalizzazione di mercato della stessa societa’ di 6.54 Miliardi di Dollari.
Secondo Michael J. Saylor, un singolo Bitcoin raggiungerà nel prossimo futuro un valore di almeno 1 Milione di Dollari, sostituendo l’oro come bene rifugio per eccellenza.
LA POSIZIONE DI NASSIM NICHOLAS TALEB
Dal lato diametralmente opposto, Nassim Nicholas Taleb, secondo il quale il valore di Bitcoin dovrebbe essere praticamente zero. Tra le diverse considerazioni, il fatto che Bitcoin non si può considerare una moneta (un mezzo di scambio) in quanto è troppo volatile e pertanto non garantisce la stabilità necessaria per fungere da unità di conto.
Inoltre non rappresenterebbe nemmeno una copertura dall’inflazione, stante la decorrelazione tra quest’ultima e Bitcoin. Secondo Taleb, l’euforia che si respira oggi su tutto il mondo cripto, è infatti riconducibile ad un meccanismo da schema Ponzi, dove prima o poi tutto il castello è destinato a crollare.
DOVE STA LA VERITA’
Come sempre potrei uscire fuori con la classica risposta politica, ovvero “nel mezzo”, ma visto che qui le cose le facciamo sul serio, devo necessariamente esprimere il mio (sincero) punto di vista.
Partirei dalla considerazione che Bitcoin, ad oggi ha toccato in diverse occasioni, e superato, una capitalizzazione di 1.000 Miliardi di Dollari. Tipicamente questo valore, per nulla simbolico, garantisce un valore intrinseco imprescindibile, se pensiamo poi al suo utilizzo in diversi Paesi del mondo, alla struttura tecnologica sottostante, paragonare Bitcoin ad un asset nullo ritengo sia poco corretto.
Certo, ci sono nel mare magnum delle cripto una marea di schemi Ponzi (vi ricordate Squid Game?), questo perchè spesso gli investitori (specie alle prime armi) guardano al prezzo della cripto invece che alla capitalizzazione di mercato (“se vale 1 centesimo, basta che arriva a 10 dollari e divento ricco!”), senza considerare quale capitalizzazione di mercato dovrebbe raggiungere per valere così.
Smarcato questo importante concetto, ci sono quindi dei modelli matematici (vedi S2F di PlanB e simili) per cui Bitcoin dovrebbe quanto meno salire sopra i 100.000 Usd nei prossimi 12-24 mesi, vedremo.
IL GRAFICO
Ragionando poi da un punto di vista puramente tecnico, Bitcoin ha poca storicità (pensiamo ad esempio rispetto ad uno S&P 500) ed i forti drawdown, seguiti da impennate a doppia cifra, richiedono comunque una certa cautela su questa asset class.
Dal momento quindi che ritengo personalmente si tratti di una NUOVA ASSET CLASS, valgono le tutele del caso, ovvero la diversificazione ad esempio con quote ridotte in un portafoglio più ampio, piuttosto che l’approccio tramite piano di accumulo.
Lato tecnico Bitcoin sembra ragionare molto in zone e canali piuttosto chiari, a multipli di 10 mila (10K, 20K, 30K e così via). Vedere per credere il supporto a 30K ad esempio su cui si è poggiato per poi ripartire fino a nuovi massimi (vi ricordo di ragionare sempre per zone e non per punti singoli).
A questo proposito, risulta utile un confronto anche con Filippo Angeloni, formatore in ambito finanziario specializzato nel mondo criptovalute, che a proposito dice:
“E’ dalla nascita di Bitcoin che l’uomo ricerca schemi, sistemi e metodologie per valutarlo.
Ne esistono molti, Market sizing Method, NVT ratio, NVRT ratio, NVHR ratio, cost of mining, metriche on-chain, S2F, potrei andare avanti all’infinito.
Esistono modelli di previsione del prezzo e modelli utilizzati solo per identificare sotto-quotazioni o sovra-quotazioni. Celebri modelli di previsione del prezzo di Bitcoin sono lo Stock to Flow model ed il Bitcoin Logarithmic Growth Curves.
Per lo stock to flow, di cui esistono più tipologie, attualmente Bitcoin dovrebbe valere almeno 100.000$ - 110.000$. Ed almeno 1.300.000$ nel 2025.
Per quanto riguarda il BLGC, Bitcoin al momento dovrebbe valere almeno 60.000$, ma essendo una curva logaritmica, tale valore cresce nel tempo. Secondo tale modello di analisi Bitcoin dovrebbe quotare 240.000$ nel 2024.
Quindi per entrambi gli indicatori ci troviamo momentaneamente in sotto quotazione.
Oscar Wilde affermava, “oggi la gente conosce il prezzo di tutto e il valore di nulla”. La verità è che Bitcoin non è valutabile, non vi è un vero valore intrinseco che possiamo determinare come nel caso delle azioni o di altri asset.
Chiediamoci che cosa è Bitcoin realmente? Chi va a fondo lo sa bene. E’ libertà, verità...è la pillola rossa di Matrix.
Ora io vi chiedo, la libertà ha un prezzo? si può valutare in termini monetari? Che prezzo ha la libertà?”
Alla luce di quanto visto sopra quindi, indubbiamente Bitcoin HA un valore, difficile da stimare forse, tuttavia comunque presente.
Per voi quanto vale quindi: Zero, centomila...oppure 1 milione?