Di Mauro Speranza
Investing.com – Prosegue la corsa della materia prima gialla mentre proseguono i dubbi sulla ripresa dell'economia post coronavirus, particolare negli Stati Uniti, dove continuano ad aumentare i casi di infezione, soprattutto nella parte occidentale del paese e già più di 3 milioni di persone sono infettate in tutto il paese.
L'oro viene scambiato a 1.818 dollari l'oncia, livello massimo dal settembre 2011 portando a +20% circa i guadagni da inizio anno.
Secondo Diego Morín di IG, la situazione legata alla pandemia sta spingendo “gli investitori ad aumentare le loro posizioni sul metallo prezioso a causa dei dubbi sulla ripresa economica generata dal COVID-19, che causerebbe un calo dei consumi e della creazione di posti di lavoro. Inoltre, la Commissione europea ha annunciato ieri che la zona euro entrerà in una forte recessione nei restanti mesi del 2020, con una possibile ripresa nel 2021”.
Inoltre, a questo si aggiungono le politiche espansiva delle banche centrali, le quali “più aumentano la massa monetaria, più oro devono comprare”, sottolinea Daniel Lacalle, capo economista di Tressis.
“Pertanto”, aggiunge l'esperto, “l'attuale espansione fa aumentare anche la domanda di metallo”, già elevata a causa dell'elevata inflazione nei Paesi emergenti, che rende “l'acquisto di oro l'unico modo per proteggere il valore del denaro”.
Le previsioni sull'oro
“La nuova ondata globale di casi di coronavirus e lo svilimento del dollaro atteso dal continuo pompaggio di denaro della Federal Reserve nei mercati per evitare un altro sequestro economico hanno certamente messo l'oro in grado di spaccare 1.850 dollari”, spiega Barani Krishnan di Investing.com, analista esperto in materie prime, rappresentando il preludio “al ritorno al suo picco di tutti i tempi al di sopra dei 1.900 dollari”.
“La contrattazione arrivata oggi a circa 1.805 dollari per i future COMEX sull'oro di agosto - dopo il picco della sessione precedente di poco superiore a 1.810 dollari - significa che il prezzo ha ancora almeno 100 dollari per raggiungere il picco record di settembre 2011 di 1.911,60 dollari.
Lo sfondamento di quota 1.800, rappresenta “una zona molto importante, in quanto già molto vicina ai massimi storici”, che può portare l'oro a “rompere i 1.900 dollari per poi entrare in 'salita libera', prevede Javier Molina di eToro Spagna.
Previsioni ancora più drastiche per gli esperti di Goldman Sachs, i quali nelle settimane scorse avevano pubblicato una nota in cui ribadivano di puntare sull'oro, aumentando il loro prezzo obiettivo.
Da $1,600 a $1,800 su un orizzonte di 3 mesi
Da 1,650$ a 1,900$ con un orizzonte di 6 mesi
Da $1,800 a $,2000 entro 1 anno
Krishnan, però, avverte i Tori della materia prima gialla: “la natura capricciosa dell'oro e il fatto che si tratta di uno dei mercati delle materie prime più liquidi, fa sì che un divario di 100 dollari possa essere colmato entro un giorno o due nella più straordinaria delle circostanze. Ma, come la spada taglia in entrambi i sensi, l'oro potrebbe anche tornare indietro e perdere tutti quei guadagni - o anche di più - altrettanto rapidamente”.