Investing.com - I futures del rame sono in salita la massimo di tre settimane questo giovedì, dopo le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke che hanno fatto scendere i timori sulla possibilità che la banca centrale possa iniziare a ridurre il programma di acquisti prima della fine dell’anno.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a settembre a 3,184 dollari la libbra nella mattinata europea, in salita del 3% sulla giornata.
I prezzi del rame sulla borsa di New York sono scesi del 3,4% nella seduta, al massimo giornaliero di 3,201 dollari la libbra, il livello più forte dal 18 giugno.
Durante un intervento tenuto ieri a Boston, Il Presidente della Fed Bernanke ha dichiarato che una politica monetaria “Fortemente allentata” sarà necessaria per il “futuro prossimo”, per via di bassi livelli di inflazione e dell’alto tasso di disoccupazione.
Le dichiarazioni sono giunte in seguito ai verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Fed che ha mostrato che i policymakers restano divisi su quando iniziare ad allentare il programma di acquisti da 85 miliardi al mese.
Circa la metà dei policymakers Fed crede che la banca possa iniziare a ritirare il programma di acquisti per la fine dell’anno, mente altri credono che il mercato del lavoro sia ancora troppo debole.
Il dollaro USA è andato sotto pressione per via della crescita delle aspettative che la Federal Reserve possa mantenere le attuali politiche di allentamento.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dell’1,3%, a 83,13, il minimo dal 25 giugno.
Un dollaro più debole pesa sulla domanda per le materie prime come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Il dollaro è salito nell’ultimo mese dopo che Bernanke ha dichiarato che la Fed potrebbe iniziare ad allentare il programma di acquisti di bond per la fine del 2013 e ritirarlo per la metà del 2014 se l’economia statunitense continuerà a migliorare come previsto dalla banca centrale.
L’allentamento quantitativo è della Fed considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
Il metallo rosso ha trovato un ulteriore supporto nelle aspettative che la Banca Popolare Cinese possa introdurre delle misure di stimolo per spingere la crescita in seguito agli ultimi dati piuttosto deboli rilasciati di recente.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame e lo scorso anno ha rappresentato il 40% del consumo globale.
Sul Comex, l’oro con consegna ad agosto ha segnato
+2,8%, a 1.226,35 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a settembre è salito del 4,1% a 19,94 dollari l’oncia troy.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a settembre a 3,184 dollari la libbra nella mattinata europea, in salita del 3% sulla giornata.
I prezzi del rame sulla borsa di New York sono scesi del 3,4% nella seduta, al massimo giornaliero di 3,201 dollari la libbra, il livello più forte dal 18 giugno.
Durante un intervento tenuto ieri a Boston, Il Presidente della Fed Bernanke ha dichiarato che una politica monetaria “Fortemente allentata” sarà necessaria per il “futuro prossimo”, per via di bassi livelli di inflazione e dell’alto tasso di disoccupazione.
Le dichiarazioni sono giunte in seguito ai verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Fed che ha mostrato che i policymakers restano divisi su quando iniziare ad allentare il programma di acquisti da 85 miliardi al mese.
Circa la metà dei policymakers Fed crede che la banca possa iniziare a ritirare il programma di acquisti per la fine dell’anno, mente altri credono che il mercato del lavoro sia ancora troppo debole.
Il dollaro USA è andato sotto pressione per via della crescita delle aspettative che la Federal Reserve possa mantenere le attuali politiche di allentamento.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dell’1,3%, a 83,13, il minimo dal 25 giugno.
Un dollaro più debole pesa sulla domanda per le materie prime come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Il dollaro è salito nell’ultimo mese dopo che Bernanke ha dichiarato che la Fed potrebbe iniziare ad allentare il programma di acquisti di bond per la fine del 2013 e ritirarlo per la metà del 2014 se l’economia statunitense continuerà a migliorare come previsto dalla banca centrale.
L’allentamento quantitativo è della Fed considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
Il metallo rosso ha trovato un ulteriore supporto nelle aspettative che la Banca Popolare Cinese possa introdurre delle misure di stimolo per spingere la crescita in seguito agli ultimi dati piuttosto deboli rilasciati di recente.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame e lo scorso anno ha rappresentato il 40% del consumo globale.
Sul Comex, l’oro con consegna ad agosto ha segnato
+2,8%, a 1.226,35 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a settembre è salito del 4,1% a 19,94 dollari l’oncia troy.