LONDRA (Reuters) - Shell ha indebolito l'obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica per il 2030 e ha eliminato il target per il 2035, citando le aspettative di una flessione delle vendite di energia elettrica e di una forte domanda di gas nella transizione energetica, anche se ha confermato un piano per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050.
Le modifiche agli obiettivi sono un pilastro centrale del rilancio della strategia dell'amministratore delegato Wael Sawan per concentrarsi su progetti a più alto margine, su una produzione stabile di petrolio e sulla crescita della produzione di gas naturale al fine di aumentare i rendimenti.
L'anno scorso la rivale Bp (LON:BP) ha fatto una mossa simile, facendo marcia indietro sugli obiettivi di produzione di petrolio e di riduzione delle emissioni alla luce delle crescenti pressioni degli investitori sulle società per aumentare i rendimenti.
Nell'aggiornamento annuale sulla strategia di transizione energetica, Shell ha detto che entro il 2030 punterà a una riduzione del 15-20% dell'intensità netta di carbonio dei prodotti energetici rispetto ai livelli di intensità del 2016. In precedenza aveva puntato a una riduzione del 20%.
Misurare le emissioni in base all'intensità significa che un'azienda può tecnicamente aumentare la produzione di combustibili fossili e le emissioni complessive utilizzando al contempo compensazioni o aggiungendo energia rinnovabile o biocarburanti al proprio mix di prodotti.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)