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Istat rivede al ribasso Pil trim3 a +15,9% su trim, -5% su anno

Pubblicato 01.12.2020, 10:50
Aggiornato 01.12.2020, 10:55
© Reuters. Una bandiera italiana nei pressi della Fontana di Nettuno a Napoli

ROMA (Reuters) - Istat ha rivisto al ribasso il dato del Pil nel terzo trimestre 2020, riducendo la portata del rimbalzo congiunturale seguito al primo lockdown dovuto all'emergenza Covid.

A livello congiunturale, il Pil nel periodo luglio-settembre si attesta nella lettura finale fornita stamani dall'Istituto a +15,9%, rispetto al +16,1% dei dati preliminari diffusi il 30 ottobre.

A perimetro annuo, si registra una flessione del 5%, rivista al ribasso dal precedente -4,7%.

Gli analisti sentiti da Reuters si attendevano una conferma della lettura preliminare sia a livello congiunturale che tendenziale.

Rivisto in frazionale ribasso anche il dato tendenziale relativo al secondo trimestre, a -18% da -17,9%. Confermato invece il -13% congiunturale per il periodo aprile-giugno.

La variazione acquisita per il 2020 è rivista a -8,3% da -8,2%.

La ripresa, precisa Istat, "è diffusa a tutti i comparti economici e, dal lato della domanda, è trainata sia dalla componente interna, sia da quella estera. Sul piano interno contributi alla crescita fortemente positivi sono venuti dai consumi privati (+7,5 punti percentuali) e dagli investimenti (+5,3), mentre la variazione delle scorte ha contribuito negativamente per un punto percentuale".

Il terzo trimestre ha avuto quattro giornate lavorative in più rispetto a quello precedente e una giornata lavorativa in più rispetto allo stesso periodo 2019.

L'Italia ha osservato un rigoroso lockdown sino al 4 maggio scorso, data in cui ha cominciato gradualmente a riaprire. La diffusione dei contagi ha accelerato nuovamente subito dopo l'estate, costringendo l'esecutivo Conte, con successivi Dpcm, a varare nuovamente misure restrittive differenziate per regioni.

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All'inizio di giugno Istat ha tagliato la stima per il Pil 2020 a -8,3% dal precedente +0,6% ipotizzato prima dell'epidemia. L'Istituto prevede un ritorno alla crescita nel 2021 con un +4,6%.

Secondo la nuova stima del governo resa nota a fine settembre, il Pil nel 2020 subirà una contrazione del 9%, in peggioramento rispetto al -8% che era l'obiettivo ad aprile per poi crescere del 6% il prossimo anno.

Nelle sue previsioni d'autunno, diffuse il mese scorso, Bruxelles vede invece una flessione del 9,9% quest'anno e una ripresa pari al 4,1% il successivo.

Permangono forti rischi al ribasso dovuti all'evoluzione della seconda ondata di contagi che impatterà certamente sui dati del quarto trimestre.

Istat ha fornito i seguenti dati:

PIL TRIM3 2020 TRIM2 2020 TRIM1 2020

trim/trim (%) +15,9r -13,0 -5,5

anno/anno (%) -5,0r -18,0r -5,6

r=rivisto

(Antonella Cinelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei)

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Già l'ISTAT.....altro circo di acrobati! Ma dove vivono questi geni dei numeri, mi domando. Un lavoro io, dovete cercarvi un lavoro, vero ...altro che numeri!
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