Investing.com - Le spese pro-capite negli Stati Uniti sono salite come previsto a dicembre, così come i prezzi PCE core, secondo i dati ufficiali di questo lunedì.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che le spese pro-capite sono salite dello 0,5% a dicembre rispetto al mese precedente, in linea con le previsioni e dopo l’aumento dello 0,2% di novembre.
Le spese pro-capite sono la fonte singola maggiore della crescita economica statunitense, rappresentando i due terzi dell’attività economica.
I redditi personali invece hanno visto un incremento al tasso destagionalizzato dello 0,3% a dicembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,4%. Nel mese precedente, erano saliti dello 0,1%.
I consumi personali reali sono aumentati al tasso destagionalizzato dello 0,3% il mese scorso, come previsto, dopo l’incremento dello 0,2% di novembre, dato rivisto da una stima iniziale pari allo 0,1%.
Intanto, l’indice dei prezzi PCE core è salito dello 0,1% il mese scorso, in linea con le previsioni e superando la lettura invariata di novembre.
L’indice dei prezzi PCE core è salito al tasso annuo dell’1,7% a dicembre, secondo le aspettative e confermando la lettura rivista del mese precedente (inizialmente pari all’1,6%).
La Federal Reserve utilizza l’indice PCE core come uno strumento per determinare se alzare o abbassare i tassi di interesse per mantenere l’inflazione a poco meno del 2%.
Subito dopo il report, il cambio EUR/USD si attesta a 1,0639 da circa 1,0624 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD sale a 1,2529 da 1,2505, mentre la coppia USD/JPY è scambiata a 114,35 da 114,44 segnato in precedenza.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 100,82 rispetto a 100,97 segnato prima del report.
Intanto, i future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al ribasso. I future Dow scendono dello 0,44%, i future S&P 500 sono in calo dello 0,44%, mentre i future Nasdaq 100 vanno giù dello 0,40%.
Sul mercato delle materie prime, i future dell’oro sono scambiati a 1.194,40 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.193,55 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio USA si attesta a 53,18 dollari al barile dai 53,13 dollari precedenti.