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Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

Pubblicato 09.11.2017, 11:50
Aggiornato 09.11.2017, 11:50
© Reuters. Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 9 novembre:

1. Sul dollaro pesano i dubbi sulla riforma fiscale e il viaggio in Asia di Trump

Il sentimento sul biglietto verde è vulnerabile questo giovedì poiché quest’oggi verrà annunciata una proposta di legge sul taglio delle tasse da parte del Senato USA, diversa da quella della Camera dei Rappresentanti.

Martedì il Washington Post ha riportato che i leader Repubblicani al Senato stanno pensando di rinviare l’implementazione del taglio alle tasse per le aziende per rispettare le norme del Senato.

I trader sono preoccupati per un eventuale ritardo nell’implementazione dei tagli delle tasse e per la possibilità che le riforme proposte siano meno drastiche del previsto.

Gli operatori dei mercati stanno seguendo inoltre il viaggio in Asia del Presidente Trump. In un incontro con la controparte cinese Xi Jinping ieri, Trump ha dichiarato di voler parlare di quelle che considera pratiche scorrette da parte della Cina che hanno portato a benefici impari negli scambi commerciali tra gli Stati Uniti e il paese.

Il presidente ha proseguito dicendo che l’attuale rapporto tra i due paesi è “molto di parte ed ingiusto”.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,09% a 94,683 alle 05:50 ET (09:50 GMT).

2. Greggio stabile vicino ai massimi pluriennali, domina l’ottimismo

Il prezzo del greggio è stabile vicino ai massimi pluriennali questo giovedì, dopo le perdite della seduta precedente segnate sulla scia del report settimanale della U.S. Energy Information Administration secondo cui le scorte di greggio sono scese di 2,2 milioni di barili nella settimana terminata il 3 novembre.

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Gli analisti dei mercati avevano previsto un calo di circa 2,9 milioni di barili.

Tuttavia, le perdite sono state limitate dalle aspettative che i paesi produttori di petrolio accettino di prorogare l’accordo sui tagli alla produzione in occasione del vertice in agenda a fine mese.

In base all’accordo originale, siglato quasi un anno fa dall’OPEC e da altri 10 produttori non-OPEC con a capo la Russia, è previsto un taglio della produzione di 1,8 milioni di barili al giorno per sei mesi. Il patto è stato prorogato nel maggio di quest’anno per un periodo di nove mesi fino al marzo del 2018 nel tentativo di ridimensionare le scorte di greggio globali in eccesso e supportare il prezzo.

Continuano le discussioni in vista del vertice del 30 novembre, a cui parteciperanno i ministri del petrolio dell’OPEC e anche dei paesi non-OPEC.

Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a dicembre sale di 7 centesimi, o dello 0,12%, a 56,88 dollari al barile alle 05:50 ET (09:50 GMT), non lontano dal massimo di due anni della seduta precedente di 57,91 dollari.

Intanto, il greggio Brent con consegna a gennaio sull’ICE Futures Exchange di Londra va su di 7 centesimi, o dello 0,11%, a 63,56 dollari al barile, poco meno del nuovo massimo di due anni di 64,65 dollari toccato ieri.

3. Prevista la ripresa delle trattative sulla Brexit, si spera in un accordo per fine anno

Le trattative sulla Brexit riprenderanno a Bruxelles nel corso della giornata ma i negoziatori dell’Unione Europea temono che Londra non riuscirà a rispettare le condizioni dell’UE il mese prossimo per l’apertura delle trattative future.

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I rappresentanti dell’UE ieri hanno persino discusso della possibilità di rinviare al prossimo anno le trattative con Londra circa le relazioni post-Brexit.

In particolare, Germania e Francia hanno chiesto che il Primo Ministro britannico Theresa May accetti di pagare una tassa di uscita di parecchie decine di miliardi di euro prima che i leader UE decidano di aprire la seconda fase delle trattative sulla Brexit.

La nuova serie di trattative si svolge dopo che martedì il governo britannico ha reso noto che sottoporrà una legge al parlamento affinché il paese possa seguire una politica commerciale indipendente una volta lasciata l’UE.

La sterlina scende, con la coppia GBP/USD giù dello 0,15% a 1,3095 alle 05:50 ET (09:50 GMT).

4. Oro stabile, riflettori sugli sviluppi negli USA; palladio vicino al massimo di 16 anni

Il prezzo dell’oro resta stabile vicino al massimo di quasi tre settimane della seduta precedente, grazie al dollaro debole ed al persistere delle tensioni geopolitiche.

Parlando in Corea del Sud martedì, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha citato le tensioni con la Corea del Nord, affermando che Pyongyang “ha interpretato la recente moderazione americana come debolezza” e che “sarebbe un fatale errore di valutazione”.

La nazione ha risposto ai commenti di Trump definendolo un “vecchio lunatico” e affermando che gli Stati Uniti dovrebbero rimuoverlo dall’incarico “per liberarsi dell’abisso di sventura”.

I mercati sono in fermento inoltre mentre in Arabia Saudita preosegue la retata anti-corruzione che sta interessando le alte sfere dell’establishment.

Dopo un primo giro di vite nel fine settimana, le autorità saudite ieri hanno reso noto di aver effettuato ulteriori arresti e congelato altri conti bancari tra l’elite politica ed imprenditoriale del regno.

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Sul Comex, i future dell’oro sono pressoché invariati a 1.284,40 dollari l’oncia troy alle 05:50 ET (09:50 GMT), poco meno del massimo di quasi tre settimane di ieri di 1.287,52 dollari.

Intanto, il prezzo del palladio tocca il massimo dal 2001 di 1.020,90 dollari, spinto dal progressivo passaggio ai motori a petrolio e dalle aspettative sulla crescita dei veicoli elettrici ibridi.

5. Nuovi report sugli utili USA al centro della scena

Decine di compagnie rilasceranno gli utili oggi, con la stagione degli utili USA che sta volgendo al termine.

Brooks Automation Inc (NASDAQ:BRKS), Chesapeake Utilities Corporation (NYSE:CPK), EV Energy Partners LP (NASDAQ:EVEP), Foresight Energy LP (NYSE:FELP) e Liberty Media Corp (NASDAQ:FWONA) sono tra le compagnie che pubblicheranno gli utili prima della campanella di apertura.

Dopo la chiusura, sono attesi invece i risultati di Air Lease Corporation (NYSE:AL), BioTime Inc (NYSE:BTX), Catabasis Pharmaceuticals Inc (NASDAQ:CATB), Intrexon Corpn (NYSE:XON), Marin Software Inc (NYSE:MRIN) e Nordstrom Inc (NYSE:JWN).

I mercati azionari USA puntano ad un’apertura al ribasso questo giovedì. I future Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,10%, i future S&P 500 sono in calo dello 0,16%, mentre i future Nasdaq 100 segnano -0,17%.

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