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L’aumento dei tassi potrebbe dipendere dai dati di oggi: cosa aspettarsi

Pubblicato 02.09.2016, 09:16
© Reuters.  Il report sull’occupazione di agosto potrebbe influire sulla tempistica dell’aumento dei tassi della Fed
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Investing.com - Gli investitori attendono la pubblicazione del report sull’occupazione statunitense per il mese di agosto per valutare non solo la forza del mercato del lavoro ed i suoi effetti sul miglioramento dell’economia, ma anche l’impatto sulla possibilità che la Federal Reserve (Fed) possa riprendere a normalizzare la politica monetaria.

Il Dipartimento per il Lavoro USA rilascerà il report sull’occupazione non agricola di agosto (NFP) alle 14:30 GMT, o alle 8:30 ET di oggi.

È previsto un aumento di 180.000 nuovi posti di lavoro, dopo i 255.000 creati a luglio, il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere dello 0,1% al 4,8%, mentre la media dei compensi orari dovrebbe salire dello 0,2% dopo l’aumento dello 0,3% del mese precedente.

Un report positivo sarebbe indice di un miglioramento dell’economia ed alimenterebbe le aspettative di un aumento dei tassi USA nei prossimi mesi, mentre un report debole scatenerebbe l’incertezza per le prospettive economiche, facendo escludere la possibilità di un inasprimento della politica monetaria.

Gli esperti si concentrano sui rischi ribassisti del report di agosto ma…

Molti esperti hanno recentemente sottolineato che agosto tende ad essere stagionalmente un mese negativo per l’occupazione.

“Per ragioni che non sono del tutto chiare, il report di agosto tende a sorprendere negativamente i mercati”, scrivono in un report gli analisti di Deutsche Bank (DE:DBKGn).

Gli analisti fanno notare che in ciascuno degli ultimi cinque anni l’aumento inizialmente riportato dell’occupazione non agricola per il mese di agosto ha deluso le attese, risultando in media inferiore di 52.000 unità.

Inoltre, affermano che negli ultimi 12 anni l’aumento relativo al mese di agosto ha deluso le aspettative per nove volte con una media di 46.000 unità in meno.

Ad ogni modo, anche se i dati storici indicano che il dato di oggi potrebbe essere negativo, la questione principale riguarda il fatto se sia veramente importante.

Gli strategisti di Westpac hanno dichiarato che agosto è un “mese problematico”, dal momento che le vacanze estive tendono a ridurre la percentuale di risposte. Spiegano a Business Insider che il primo dato è spesso più debole del previsto per poi essere rivisto al rialzo “spesso di molto”.

Anche gli economisti di Raymond James suggeriscono che la Fed si concentra di più sull’andamento dell’occupazione piuttosto che su un singolo report vista la volatilità dei dati, portando come esempio il report deludente di maggio seguito da due letture positive a giugno e luglio.

“Non reagiranno al singolo dato di oggi; guarderanno l’andamento generale”, spiegano.

La Presidente della Fed Janet Yellen ne ha già parlato in occasione del discorso di Jackson Hole, quando ha citato gli ulteriori miglioramenti del mercato del lavoro statunitense.

“Tralasciando gli aumenti e le riduzioni mensili, l’occupazione ha segnato un incremento medio di 190.000 posti di lavoro negli ultimi tre mesi”, ha affermato la Yellen.

Gli analisti considerano il report un fattore decisivo per i tassi di interesse

Oltre alle implicazioni generali per l’economia statunitense, il report sull’occupazione di agosto ha acquisito ancora più importanza dal momento che molti analisti e traders lo considerano un fattore chiave per il futuro delle decisioni di politica monetaria della Fed.

Dopo il discorso della Yellen a Jackson Hole, Barclays (LON:BARC) ha ribadito che la Fed annuncerà il prossimo aumento dei tassi al vertice di settembre, ma ha ammesso che i dati sono fondamentali per consentire alla banca centrale USA di procedere con quello che sarà solo il secondo aumento in un decennio.

“Confermiamo la nostra previsione di un aumento dei tassi a settembre nel caso di un report sull’occupazione positivo per il mese di agosto”, scrivono gli analisti di Barclays in una nota ai clienti.

Di opinione opposta gli esperti di Morgan Stanley (NYSE:MS), che sembrano non tenere conto del discorso della Yellen a Jackson Hole ma concordano nel ritenere il report sull’occupazione un fattore decisivo.

“Sebbene il report sull’occupazione di agosto rappresenti un rischio ovvio, continuiamo a ritenere che le probabilità implicite del mercato per un aumento dei tassi a settembre finiranno a zero, non a 100”, scrivono in un report sui buoni del Tesoro USA.

Il capo consigliere economico di Allianz (DE:ALVG) SE, Mohammed El-Erian, scrive in un articolo di opinione per Bloomberg che “è quasi sempre pazzesco suggerire che un solo dato possa determinare la decisione di politica monetaria della Federal Reserve”.

Tuttavia, concorda con l’importanza del report, aggiungendo che “il report sull’occupazione per il mese di agosto che sarà rilasciato oggi potrebbe forse costituire un’eccezione”.

Gli esperti di Citi affermano che “se c’è bisogno di una scusa per evitare un inasprimento della politica monetaria nei prossimi mesi (…) la solita anomalia storica della debole lettura preliminare per l’aumento dell’occupazione statunitense per il mese di agosto sarebbe quella perfetta”.

Dopo le recenti parole dei funzionari della Fed, Craig Erlam, analista senior dei mercati di OANDA, ha sottolineato l’importanza del dato di oggi in un contesto in cui gli investitori si stanno dimostrando poco convinti degli ultimi commenti.

“Se il report sull’occupazione per il mese di agosto dovesse essere positivo, allora la prossima decisione del FOMC fra tre settimane ne sarà davvero dipendente, che i mercati vogliano accettarlo o no”, afferma Erlam.

“Un report deludente probabilmente ci riporterebbe al punto di partenza perché, persino ora, i mercati sono riluttanti a credere alla Fed”, conclude.

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