Investing.com - Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell probabilmente ribadirà la sua posizione da falco sui tassi d’interesse e sull’inflazione quando testimonierà davanti al Congresso questa settimana, hanno dichiarato gli analisti di ANZ Group in una nota di lunedì.
Sebbene sia improbabile che Powell fornisca nuovi spunti, è probabile che ribadisca che la Fed ha bisogno di vedere ulteriori segnali di allentamento dell’inflazione prima di prendere in considerazione qualsiasi riduzione dei tassi di interesse.
“Ci aspettiamo che si mostri un po’ più falco e che si attenga al copione utilizzato dalla riunione del FOMC di gennaio, ovvero: la Fed ha bisogno di prove più convincenti che l’inflazione sia sulla buona strada per tornare al 2%”, hanno dichiarato gli analisti di ANZ in una nota.
Gli analisti di ANZ hanno affermato che l’economia statunitense rimane in una “forma ragionevolmente buona”, mentre l’inflazione si è notevolmente ridotta negli ultimi mesi. Ma la riduzione dell’inflazione non è ancora sufficiente per ispirare fiducia in un ritorno sostenibile all’obiettivo annuale del 2% della Fed.
La tenuta dell’economia statunitense offre alla Fed uno spazio sufficiente per attendere ulteriori segnali di allentamento dell’inflazione. Secondo gli analisti di ANZ, entro la metà dell’anno la banca centrale dovrebbe avere sufficiente fiducia per iniziare ad allentare la politica monetaria, aggiungendo di ritenere le attuali impostazioni politiche della Fed sufficientemente restrittive.
La loro previsione è in linea con le più ampie aspettative del mercato per un taglio dei tassi di 25 punti base a giugno, secondo lo Strumento Fedwatch del CME.
Gli analisti di ANZ hanno inoltre dichiarato che i dati sull’occupazione non agricola di febbraio, attesi per venerdì, dovrebbero crescere a un ritmo più lento, ma comunque ben al di sopra dei livelli accettabili dalla Fed.
La Fed ha mantenuto i tassi di interesse ai massimi da oltre 20 anni dal luglio 2023, un trend che ha visto un certo raffreddamento del mercato del lavoro e dell’inflazione. Ma i dati di gennaio hanno mostrato che il mercato del lavoro statunitense è ancora ampiamente resistente, mentre l’inflazione è rimasta stabile e ben al di sopra del 2%.