Di Senad Karaahmetovic
Investing.com Il mercato azionario è al centro delle vendite degli investitori dopo il discorso del presidente della Fed Jerome Powell alla conferenza di Jackson Hole.
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Powell ha messo in guardia da "qualche dolore" per l'economia statunitense, dato che la Fed continua ad agire in modo aggressivo nel tentativo di domare un'inflazione alta decenni. La banca centrale "userà con forza i nostri strumenti" per ridurre l'inflazione, ha dichiarato Powell.
"Se da un lato l'aumento dei tassi d'interesse, il rallentamento della crescita e le condizioni del mercato del lavoro più morbide faranno scendere l'inflazione, dall'altro comporteranno un certo dolore per le famiglie e le imprese. Questi sono gli sfortunati costi della riduzione dell'inflazione. Ma il mancato ripristino della stabilità dei prezzi comporterebbe un dolore ben maggiore", ha dichiarato Powell.
Powell è stato chiaro: in questo momento, per la Fed la lotta all'inflazione è una priorità più importante del sostegno alla crescita e della preoccupazione per la recessione.
Ecco come hanno reagito gli strategist delle più importati banche d'investimento di Wall Street:
- Michael Gapen di Bank of America (NYSE:BAC): "Ci aspettavamo che il messaggio principale da Jackson Hole fosse che le condizioni richiedono ora tassi di politica "più alti per più tempo". A questo proposito, il messaggio di Jackson Hole ha soddisfatto le nostre aspettative. Ci aspettiamo un rialzo dei tassi di 50 pb a settembre, anche se la forte occupazione di agosto potrebbe far pendere la bilancia a favore di un rialzo di 75 pb. Continuiamo a ritenere che un atterraggio duro per 'economia sia più probabile di un atterraggio morbido e manteniamo la nostra previsione di una lieve recessione".
- Fahad Tariq del Credit Suisse (NYSE:CS): "Il punto chiave del discorso di Powell è che un cambio di rotta della Fed (cioè un passaggio da un atteggiamento da falco a uno da dovish) sembra improbabile a breve. I tassi nominali più alti e un'inflazione in calo (anche se ancora ben al di sopra dell'obiettivo del 2% della Fed) porteranno probabilmente a un calo dell'oro".
- Ellen Zentner di Morgan Stanley (NYSE:MS): "Il presidente non ha certo aperto nuove strade, ma il discorso ha sottolineato il fermo impegno della Fed a mantenere la rotta sull'inflazione. Manteniamo la nostra ipotesi di base di un rialzo dei tassi di 50 punti base a settembre, ma ora vediamo rischi di rialzo molto consistenti, che dipendono dalla lettura dell'IPC di agosto che sarà pubblicata il 13 settembre".
- Ryan Wang di HSBC (LON:HSBA): "Secondo le nostre previsioni, è probabile che il FOMC decida di aumentare i tassi di 50 pb a settembre, 50 pb a novembre, 25 pb a dicembre e 25 pb a febbraio 2023, portando la fascia obiettivo dei federal funds al 3,75-4,00%. Ci aspettiamo di vedere segnali di ammorbidimento delle condizioni del mercato del lavoro nel resto dell'anno. Ciò potrebbe includere una riduzione del numero di posti di lavoro vacanti, un aumento del tasso di disoccupazione e una decelerazione del ritmo di crescita dei salari, inducendo il FOMC a interrompere il rialzo dei tassi all'inizio del prossimo anno."