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Borsa Milano riduce rialzo, forti Unicredit,Impregilo,giù Pop Mi

Pubblicato 25.02.2009, 11:09
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MILANO, 25 febbraio (Reuters) - L'effervescenza delle prime battute lascia il posto ad un rialzo più moderato a Piazza Affari dove UNICREDIT e INTESA SANPAOLO restano in grande spolvero ma altri bancari, come POP MILANO , continuano a soffrire le pressioni in vendita.

Il listino italiano resta indietro rispetto alle altre borse europee, sostenute dal rimbalzo di Wall Street dai minimi degli ultimi 12 anni dopo che il presidente della Fed Ben Bernanke ha detto che non sono imminenti nazionalizzazione di banche.

Intorno alle ore 11 l'indice S&P/Mib avanza dell'13% a 15.642 punti - sotto i massimi di apertura a 15.757 punti - il Mibtel sale dell'1,25% e l'AllStars dell'1% circa.

"Torna a prevalere l'incertezza su numeri, la sfiducia nei management nonostante il +3% Wall Street", sottolinea un trader.

Risicati i volumi, per un controvalore di poco più di 400 milioni di euro. I contratti scambiati sul derivato sono circa 3.600.

* Si rafforza il settore delle costruzioni con IMPREGILO in prima linea (+4,4% a 2,03 euro), alla vigilia dei risultati preliminari, ma anche ITALCEMENTI (+2,9%) dopo le dichiarazioni del ministro Altero Matteoli relative alle tempistiche del Ponte sullo Stretto di Messina e ad altre infrastrutture.

"Per noi Impregilo vale almeno 4 euro", osserva un trader.

* Forti gli acquisti sui bancari europei (il Dj stoxx di settore balza di oltre il 5%) mentre a Milano BANCO POPOLARE guadagna oltre il 2%. POP MILANO "Sta toccando i minimi da marzo 2003", sottolinea una operatrice che non trova tuttavia spunti particolari in grado di far muovere il titolo. Resta indietro anche MEDIOBANCA <.MDBI>, oggetto di "parecchi downgrade" dopo i risultati, secondo un'operatrice. La dealer segnala tuttavia che il titolo di Piazzetta Cuccia "aveva sovraperformato nelle scorse settimane".

Il settore aspetta la pubblicazione del decreto con il regolamento attuativo dei cosiddetti "Tremonti bond". Secondo fonti bancarie i principali istituti di credito italiani sarebbero pronti - appena uscito il decreto e valutati i suoi aspetti tecnici, per avanzare simultaneamente al Tesoro la richiesta di poter emettere queste obbligazioni che incidono sulla patrimonializzazione. Secondo La Repubblica, Unicredit e IntesaSanPaolo ne emetteranno fino a 3 miliardi, Mps e Banco Popolare per la metà.

"Sono le cifre che il mercato si aspetta", commenta un analista del settore.

* Deboli GENERALI e ALLEANZA che continuano il progressivo adeguamento al concambio di 0,33 previsto dal progetto di fusione di incorporazione della seconda nella prima. Diversi broker sono intervenuti oggi ad abbassare i prezzi obiettivo di entrambe le società: Goldman l'ha ridotto rispettivamente a 16 da 20 euro e a 5 da 6,5 euro, confermando il rating "neutral". Su Generali SocGen ha ridotto il target a 11 da 16 euro con giudizio "sell" e Credit Suisse a 18,4 da 28 euro.

* Scattano le ricoperture, dopo una serie di sedute di pesanti perdite, su SEAT PG (+2,9%).

* Rimbalza BANCA ITALEASE (+3,3%): oggi un giornale riporta le dichiarazioni di Alessandro Vandelli, vicedirettore generale Bper (membro del patto) secondo il quale una soluzione sul destino dell'istituto arriverà "il mese prossimo".

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