Investing.com - Il dollaro è in calo contro le altre principali valute questo venerdì, mentre gli investitori hanno bloccato i profitti dopo l’impennata segnata ieri dal biglietto verde sulla scia dei dati statunitensi positivi.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,18% a 95,58, staccandosi dal massimo di una settimana di 96,06 registrato ieri.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,15% a 120,85.
Il dollaro si è rafforzato dopo i dati di ieri che hanno mostrato che il prodotto interno lordo statunitense è cresciuto al tasso annuo del 3,7% nel trimestre terminato a giugno, al di sopra del 3,2% previsto.
I dati hanno rivelato inoltre che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione la scorsa settimana negli Stati Uniti è sceso di 6.000 unità a 271.000, dal totale della settimana precedente di 277.000 unità.
I dati positivi hanno alimentato il clima di ottimismo per le prospettive di crescita economica globale, mentre i timori per la volatilità sui mercati asiatici continuano a diminuire. La borsa di Shanghai ha aperto al rialzo questo venerdì, dopo aver chiuso la seduta precedente con un’impennata di oltre il 5%.
In Giappone, i dati ufficiali pubblicati questa mattina hanno mostrato che i consumi delle famiglie sono scesi al tasso annuo dello 0,2% a luglio, deludendo le aspettative di un aumento dell’1,3%, dopo il crollo del 2,0% il mese precedente.
In un secondo report si legge che l’indice dei prezzi al consumo core di Tokyo, che esclude gli alimenti freschi, è sceso dello 0,1% questo mese, contro le aspettative di un calo dello 0,2%, dopo la contrazione dello 0,1% a luglio.
Le vendite al dettaglio in Giappone sono salite dell’1,6% a luglio, contro le previsioni di un aumento dell’1,1%.
Il dollaro scende anche contro l’euro, con la coppia EUR/USD su dello 0,33% a 1,1283, dopo aver segnato il minimo di una settimana di 1,1202 ieri.
La moneta unica è andata sotto forte pressione alla vendita dopo le dichiarazioni di mercoledì della Banca Centrale Europea secondo cui il rischio per l’obiettivo di inflazione a medio termine è aumentato per cui è pronta ad espandere il programma di stimolo economico se necessario.
L’euro è salito al massimo di sette mesi all’inizio della settimana dal momento che gli investitori hanno scelto le valute rifugio per via della forte volatilità sui mercati.
Il dollaro è stabile contro la sterlina, con la coppia GBP/USD a 1,5403, ed è in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF giù dello 0,47% a 0,9617.
I mercati sembrano non aver tenuto conto del report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico in cui si legge che il prodotto interno lordo del Regno Unito è salito dello 0,7% nel secondo trimestre, in linea con le aspettative ed invariato rispetto alla stima preliminare.
Su base annua, l’economia britannica è cresciuta del 2,6% lo scorso trimestre, come previsto.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono pressoché invariati, con la coppia AUD/USD a 0,7160 ed il cambio NZD/USD in salita a 0,6472.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,11% a 1,3215.