NEW YORK (Reuters) - E' cresciuta a ritmo leggermente inferiore alle attese l'inflazione Usa di settembre, a livello sia di indice generale sia di tasso 'core', con la conseguenza di far ulteriormente retrocedere il dollaro sulle principali controparti.
** In discesa anche i rendimenti sulla curva dei Treasuries, con il tasso sul decennale di riferimento in calo al minimo da fine settembre a segnale di aspettative di mosse meno aggressive da parte di Federal Reserve nel percorso di 'normalizzazione' dei tassi.
** La statistica di settembre, a cura del dipartimento al Lavoro, mette in evidenza prezzi al consumo in ripresa di 0,5% su mese e 2,2% su anno, in entrambi i casi un decimo al di sotto del consensus, mentre il dato al netto di alimentari freschi ed energia recupera 0,1% su mese e 1,7% su anno, anche in questo caso deludendo di un decimo le attese.
** Sempre in settembre -- mese su cui si è visto a detta del diartimento un "modesto effetto" dell'uragano Irma -- i guadagni reali settimanali sono comunque calati meno del previsto, con una flessione limitata a 0,1%.
** Di poco al di sotto del consensus e decisamente positiva invece la lettura delle vendite al dettaglio, che segnano un recupero di 1,6% (1,7% le attese) e la miglior performance da marzo 2015.