LONDRA (Reuters) - Il cambio dell'euro/dollaro pare destinato alla miglior performance settimanale da un mese a questa parte, con l'attenzione degli investitori che sembra tornata a concentrarsi sugli incoraggianti dati macro invece che sul clima di incertezza dal lato geopolitico.
"Se la ripresa dell'economia europea prosegue e la Bce continua nel percorso di 'normalizzazione' della politica monetaria, nell'arco di circa un mese vedremo l'euro di nuovo oltre 1,20 dollari", commenta Kit Juckes, strategist per il mercato dei cambi per Societe Generale a Londra.
A favorire gli acquisti di valuta europea contribuiscono anche i dati sul saldo commerciale cinese, mentre il dollaro risente degli ultimi commenti di James Bullard, presidente della Fed di Saint Louis, secondo cui compito della banca centrale Usa è difendere l'obiettivo di inflazione, interrompendo la fase di 'normalizzazione' quando i prezzi al consumo saranno prossimi al target.
E' proprio ai numeri sull'inflazione Usa di settembre, in agenda nel primo pomeriggio, che gli operatori guardano con particolare attenzione.
La mediana delle attese raccolte da Reuters vede un'inflazione al ritmo di 0,6% su mese e 2,3% su anno a livello di indice generale, mentre per quello 'core' l'attesa è di una crescita di 0,2% su mese e 1,8% su anno.
Impedisce il progresso del biglietto verde la lieve flessione della curva dei Treasuries, spiegano gli addetti ai lavori, con il benchmark decennale che fatica a superare la resistenza di 2,4%.