ROMA (Reuters) - Lo stabilimento di alluminio ex-Alcoa di Portovesme, in Sardegna, sarà ceduto entro il 15 febbraio alla società svizzera, Sider Alloys.
Lo annunciano oggi i sindacati al termine di un incontro con il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, che il 22 dicembre visiterà il presidio degli operai nel Sulcis.
Lo stabilimento ex-Alcoa di Portovesme è fermo dal 2012, quando l’azienda statunitense formalizzò la volontà di chiudere il sito, che si trova in una delle aree più povere dell'Italia e con un alto tasso di disoccupazione.
"Nei prossimi giorni verrà firmato un accordo che prevede il passaggio a Invitalia e da quest’ultima a Sider Alloys entro il 15 febbraio", ha scritto in una nota Marco Bentivogli di Fim Cisl, ringraziando Calenda per aver posto le basi per la soluzione della vertenza, compreso il varo del decreto sugli energivori.
"I festeggiamenti li rimandiamo a quando uscirà dalla fabbrica il primo prodotto. In questi casi meglio essere prudenti e scaramantici. Però vengo il 22 a trovarvi al presidio. La pizza la porto io", ha scritto il ministro in un tweet.
Prima del 15 febbraio andrà costruito e sottoscritto con le istituzioni locali un accordo di programma che favorisca l’investimento, il ricondizionamento dell’impianto e il riavvio della produzione.
"Abbiamo chiesto di avviare un confronto sul piano industriale e occupazionale a gennaio 2018", aggiunge Bentivogli.