MILANO (Reuters) - I Btp chiudono in ribasso, soprattutto il tratto extra lungo, in attesa dell'operazione di concambio in titoli di Stato di domani, mentre l'ultimo meeting Bce del 2017, a detta degli operatori, non ha cambiato il quadro delle aspettative sull'evoluzione della politica monetaria.
** Dopo aver lasciato invariati i tassi, in conferenza stampa il presidente Mario Draghi ha usato parole di ottimismo sulle prospettive dell'economia, ma conferma che il sostegno garantito dalla banca centrale resta indispensabile. Nessuna novità sul fronte Qe, con Francoforte che ribadisce il termine del prossimo settembre e la facoltà di estenderlo ulteriormente in caso di necessità.
** Non è mancata una certa dose di volatilità nel pomeriggio. Dopo essere sceso sul minimo intraday di 145 punti base durante la conferenza stampa di Draghi, lo spread Btp/Bund si è riportato rapidamente verso l'alto, chiudendo la seduta in marginale allargamento.
** Nel concambio di domattina, il sesto da inizio anno, via XX settembre offrirà massimi 2 miliardi del Btp lungo agosto 2039 a fronte del ritiro di cinque tra Ctz, Ccteu e Btp con scadenze tra marzo 2018 e agosto 2019.
** Nel corso della seduta di ieri, complice la previsione dell'annuncio del concambio, lo spread Italia-Germania ha allargato fin di 10 punti base; anche ieri, d'altra parte, le vendite hanno penalizzato soprattutto il tratto trentennale.
** Concambio a parte, resta la sensazione che il mercato cominci a riflettere sull'approssimarsi delle elezioni politiche di primavera, che potrebbero essere fissate il 4 o eventualmente l'11 marzo. Il timore è che non emerga una maggioranza definita, uno scenario che potrebbe anche prolungare l'esperienza del governo Gentiloni.