Il 2011 per i banchieri non sarà di certo un anno da ricordare. La crisi dei debiti sovrani in Europa ha infatti giocato brutti scherzi specie a carico di quegli istituti di credito che, anziché prestare soldi alle famiglie ed alle imprese, hanno preferito continuare a speculare rischiando di rimanere col cerino in mano. Ma il 2011 non sarà un anno da ricordare neanche per le assicurazioni, ed in particolare per quelle che operano nel settore dei danni legati ai disastri naturali.
Secondo quanto riporta lo SNA, citando un lancio dell'Agenzia di stampa AGI, infatti, nel 2011 le perdite da disastri naturali si sono attestate a ben 350 miliardi di dollari americani. A fornire questa stima è stato uno dei player del settore, la Swiss Re, sottolineando come il forte rialzo rispetto ai 266 miliardi di dollari di perdite nel 2010, sia da spiegare con il sisma e lo tsunami in Giappone.
Di riflesso sono aumentate le perdite per i risarcimenti, ma non è stato l'anno più costoso della storia per le compagnie in quanto molti dei disastri causati dal terremoto e dallo tsunami non erano coperti da contratti assicurativi.
Fonte: BlogoSfere.it - Creative Commons
Secondo quanto riporta lo SNA, citando un lancio dell'Agenzia di stampa AGI, infatti, nel 2011 le perdite da disastri naturali si sono attestate a ben 350 miliardi di dollari americani. A fornire questa stima è stato uno dei player del settore, la Swiss Re, sottolineando come il forte rialzo rispetto ai 266 miliardi di dollari di perdite nel 2010, sia da spiegare con il sisma e lo tsunami in Giappone.
Di riflesso sono aumentate le perdite per i risarcimenti, ma non è stato l'anno più costoso della storia per le compagnie in quanto molti dei disastri causati dal terremoto e dallo tsunami non erano coperti da contratti assicurativi.
Fonte: BlogoSfere.it - Creative Commons