MILANO (Reuters) - Dopo una partenza positiva, Piazza Affari ha invertito la rotta ed è passata in terreno negativo, con gli investitori che tuttavia limitano gli scambi in attesa dell'intervento del presidente della Fed Jerome Powell a Jackson Hole oggi pomeriggio, evento clou della settimana.
Il mercato sembra scontare un messaggio ancora 'hawkish' ma rimarrà attento a cogliere gli indizi sul ritmo dei rialzi dei tassi da parte della banca centrale Usa.
Nel frattempo sul listino azionario, a parte qualche piccolo spunto, proseguono i movimenti di assestamento già visti nelle ultime sedute.
"Stamattina sull'azionario sembra quasi tutto fermo in attesa di Jackson Hole, i volumi sono bassi", si limita a commenta un trader.
Un segnale ribassista, generale su tutti i listini europei, è arrivato stamani dai dati sulla fiducia dei consumatori tedeschi che per il mese di settembre indicano un calo ai minimi storici per il terzo mese di fila a causa della crisi energetica.
Sul fronte locale la fiducia delle imprese italiane è in calo per il secondo mese consecutivo ad agosto tra i timori legati principalmente alla crisi energetica, mentre risale il sentiment dei consumatori che si riporta sui livelli, comunque bassi, di giugno.
Intorno alle 12,35 il FTSE Mib cede lo 0,7% con volumi sotto i 500 milioni di euro. A meno di variazioni di rilievo nella seconda parte della seduta, il principale indice della borsa milanese si appresta a chiudere con un calo dell'1% la seconda settimana consecutiva in rosso, indicazione del mutato sentiment di mercato rispetto alla prima parte dell'estate.
A Wall Street i futures sui principali indici di borsa segnalano un'apertura in terreno negativo.
Tra i titoli in evidenza:
Tra vendite diffuse su diversi settori, ad appesantire maggiormente l'indice di borsa sono i petroliferi e l'automotive. Tra i primi Eni (BIT:ENI) ritraccia dello 0,8% dopo la buona performance della vigilia. Il titolo del gruppo energetico è tuttavia indirizzato a chiudere la terza settimana consecutiva positiva con un saldo di oltre +5%, al contrario di Saipem (BIT:SPMI), oggi in calo dell'1,5% e impostato verso la seconda settimana di fila in rosso.
Nell'automotive Iveco si muove in fondo al paniere principale con un calo del 2,6%, e Cnh (BIT:CNHI) dell'1,8%.
Tra i pochi titoli positivi del listino principale Telecom Italia (BIT:TLIT) rimbalza dell'1,6%, ma con volumi fiacchi, sostenuta dalla nuova operazione di acquisto di azioni da parte dell'AD Pietro Labriola, vista come un segnale di fiducia del management nei confronti dell'azienda e del titolo particolarmente depresso.
Deboli ma senza scossoni le utility, sotto i riflettori per la crisi energetica e il dibattito politico in corso su come contrastare la corsa dei prezzi del gas e l'impatto sulle economia. "A valle dei nuovi picchi del gas sui mercati, sale la pressione per nuovi interventi governativi a favore dell'economia e delle imprese in difficoltà", sottolinea Equita elencando le ipotesi di interventi sul settore.
Tra le società più esposte citate dal broker, Enel (BIT:ENEI) cede lo 0,3%, A2A (BIT:A2) lo 0,6%. In controtendenza Italgas (BIT:IG) avanza dello 0,7%.
In rosso anche le banche, con l'indice di riferimento che segna un ribasso dello 0,5%, sostanzialmente in linea con il FTSE Mib.
(Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)