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Borsa Milano chiude in calo, banche deboli dopo accordo su sofferenze, ok StM

Pubblicato 27.01.2016, 17:52
© Reuters. A broker works on the trading floor at IG Index in London
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MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in ribasso una seduta segnata dalla sostanziale bocciatura dell'accordo tra Italia e Commissione Ue sulla cosiddetta bad bank.

Recupero dai minimi nel finale, grazie soprattutto alla risalita dei petroliferi.

Di fondo, sottolineano gli operatori, il sentiment degli investitori internazionali, che fino a pochi mesi fa parevano vedere il nostro paese come una miniera d'oro, è peggiorato e l'attuale tendenza dei grandi capitali è vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto.

** In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso lo 0,4% e l'AllShare lo 0,33%, mentre il MidCap ha guadagnato lo 0,11%. Volumi per un controvalore di circa 2,9 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 ha terminato praticamente invariato (+0,07%).

** Banche protagoniste in negativo: il paniere ha chiuso in calo del 2,18%, con INTESA SANPAOLO (-0,97%) meglio di UNICREDIT (MI:CRDI) (-3,04%). Male le popolari: BANCO POPOLARE (MI:BAPO) -7,8%, POPOLARE EMILIA ROMAGNA -4,07%, UBI (MI:UBI) BANCA -3,23% e POPOLARE MILANO -1,52%.

** Rimbalzo per MONTEPASCHI: +1,14%.

** In lettera anche MEDIOBANCA (MI:MDBI) (-1,51%).

** Restando ai finanziari, contrastato il risparmio gestito (BANCA MEDIOLANUM (MI:BMED) -0,08% e AZIMUT (MI:AZMT) -1,14%, mentre ANIMA è salita del 2,24% e POSTE ITALIANE dell'1,27%.

** Assicurazioni deboli: UGF -0,11% e UNIPOLSAI -1,35%

** Discorso a parte per GENERALI (-1,34%), in rosso all'indomani dell'ufficializzazione dell'uscita del Ceo Mario Greco.

** STMICROELECTRONICS (+4,41%) in luce dopo aver annunciato tagli di personale a seguito dei risultati del quarto trimestre.

** Nel terzo giorno dell'aumento di capitale, SAIPEM (MI:SPMI) prosegue la caduta libera (-11,3%); sprint nel finale dei diritti (+2,88%).

** I dati sulle scorte Usa si sono tradotti in un recupero nel finale dei petroliferi: ENI (MI:ENI) +0,46% e TENARIS +1,61%.

** Bene ENEL (MI:ENEI) (+1,22%) ed ENEL GREEN POWER (+1,11%).

** FIAT CHRYSLER è arretrata dello 0,86% dopo la pubblicazione dei risultati. I trader parlano di delusione per la guidance 2016 e di timori sulle prospettive del mercato Usa.

** Anche FERRARI (+0,16%) ha diffuso i dati preliminari 2015.

** CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL ha recuperato qualcosa dopo la caduta di ieri (+0,98%), mentre EXOR (MI:EXOR) (-1,7%) si è accodata alla controllata.

** Nel comparto, fuori dal paniere principale, riscoperta PININFARINA: +11%.

** Segno meno per FINMECCANICA (MI:SIFI) (-3,81%): Atr ha smentito di aver raggiunto un'intesa per la fornitura di venti aerei, con un'opzione per altri venti, a una compagnia aerea iraniana.

© Reuters. A broker works on the trading floor at IG Index in London

** In denaro TELECOM ITALIA (+1,37%), A2A (MI:A2) (+1,66%) e MEDIASET (MI:MS) (+1,15%).

** Tra le small e mid cap, non si arresta il volo di MEDIACONTECH: +18,24%.

** PIERREL (+5,86%) galvanizzata dall'annuncio di aver ottenuto l'autorizzazione per l'iniettore monouso Orabloc.

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