🚀 I rialzi di maggio: l'AI li ha anticipati: PRFT+55% in soli 16 giorni! I valori di giugno sono in arrivo.Vedi lista

Borsa Milano chiude piatta, debole Unicredit, fa il botto Gedi, rimbalzo utility

Pubblicato 03.12.2019, 17:54
Aggiornato 03.12.2019, 17:57
Borsa Milano chiude piatta, debole Unicredit, fa il botto Gedi, rimbalzo utility
DJI
-
VIV
-
ISP
-
CRDI
-
ENEI
-
BMPS
-
A2
-
MFEB
-
GEDI
-
EXOR
-
RACE
-
IG
-

MILANO, 3 dicembre (Reuters) - Piazza Affari chiude poco mossa una seduta partita di gran carriera, ma poi naufragata sulle ennesime dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha parlato di un possibile posticipo dell'accordo sul commercio con la Cina a dopo le elezioni presidenziali di novembre 2020. Immediate le ripercussioni sui mercati, in particolare negli Stati Uniti, con il Dow Jones in forte ribasso.

"Le dichiarazioni di Trump hanno dato la stura ai realizzi. Il mercato è salito tanto e, in vista del fine anno, molti puntano a portare a casa i guadagni", osserva un broker.

Fra le banche Unicredit (MI:CRDI) chiude in calo dello 0,45% dopo la presentazione del piano 2020-2023, in linea con le attese, che punta sulla restituzione del capitale agli azionisti, anche tramite buyback, e sul taglio dei costi anche attraverso migliaia di esuberi. "Il piano è senza particolari novità sui target, ma con una cash distribution complessivamente migliore delle attese", sintetizza Equita nel report odierno. Sul resto del settore, l'altra big Intesa (MI:ISP) Sp cede l'1,1%. Debole anche MPS (MI:BMPS) (-1,33%).

Nel settore editoriale, Gedi (MI:GEDI) strappa e chiude in rialzo del 60,21% a 0,45 euro, allineandosi sostanzialmente al prezzo di 0,46 euro concordato per la cessione a Exor (MI:EXOR) della partecipazione di Cir. Al closing dell'operazione è previsto il lancio di un'Opa sulle restanti azioni allo stesso prezzo. Cir ha perso il 7,8%, ma il titolo era salito tanto ieri. Gli analisti di Banca Imi mettono in evidenza che il prezzo pagato da Exor, nonostante rappresenti un premio di oltre il 60% sulla chiusura di venerdì, è sensibilmente inferiore al valore di carico di Cir (1,2 euro per azione), che quindi registra una minusvalenza di circa 170 milioni. Exor avanza dello 0,7%.

Debole Mediaset (MI:MS) che perde l'1% in attesa dell'udienza del 6 dicembre sul ricorso cautelare di Vivendi (PA:VIV) e Simon Fiduciaria contro il progetto di fusione di Mediaset e Mediaset Espana nella holding olandese MediaforEurope (MFE).

Male Autogrill che lascia sul terreno il 3,16%, mentre è positiva A2A (MI:A2) (+0,5%). L'utility ha annunciato l'acquisto di progetti nel solare per 1 GW dalla cinese Talesun. In recupero anche le altre utility più colpite di recente, come Enel (MI:ENEI) (+1,09%) e Italgas (MI:IG) (+1,6%).

In evidenza Ferrari (MI:RACE), vicina ai massimi storici, con un rialzo dell'1,96% dopo che Goldman Sachs ha confermato la raccomandazione di "Buy" sulle azioni e ha aumentato il prezzo obiettivo a dodici mesi a 170 euro.

(Elisa Anzolin, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.