MILANO, 25 marzo (Reuters) - Piazza Affari chiude in rialzo anche oggi anche se ben lontana dalla percentuale centrata ieri (+8,93%), quando ha messo a segno il quarto maggiore rialzo della sua storia. E' stata, comunque, una seduta al cardiopalma per l'indice FTSE Mib con forti oscillazioni fra denaro e lettera. La volatilità è tornata a essere elevata.
"Chi ha comprato negli ultimi giorni, oggi, tendeva a chiudere le posizioni. Questo spiega le forti oscillazioni. E' un mercato di trading anche perché la situazione sulla pandemia non è cambiata e finché non ci sarà una maggiore visbilità è difficile fare ragionamenti piu concreti", osserva un trader.
Wall Street prosegue la sua corsa anche oggi dopo che ieri il Dow Jones è salito dell'11,4%.
L'amministrazione Trump e i senatori Usa hanno raggiunto un accordo su un piano di stimoli economici da 2.000 miliardi di dollari per attutire le ricadute economiche del coronavirus, che sarà messo ai voti oggi.
Il tono di fondo è comunque migliorato sulle iniziative di banche centrali e governi per attenuare l'impatto sull'economia del coronavirus, incluso il pacchetto di stimolo statunitense.
I dati sul coronavirus in Italia e in Lombardia non offrono ancora garanzie sul fatto che il virus sia sotto controllo, nonostante la crescita percentuale a singola cifra della regone maggiormente colpita.
Bene i Bancari, con lo spread Btp-Bund in miglioramento intorno a 183 punti e la maggiore garanzia sulla volontà di attutire il colpo sull'economia reale. Fra le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) positiva con +2%, mentre Unicredit (MI:CRDI) sale dello 0,8%. Giù BPER (MI:EMII) che cede l'1,56%.
Svetta, invece, il risparmio gestito, grazie a un rinnovato ottimismo sull'andamento futuro dei mercati, con Banca Mediolanum (MI:BMED) in crescita del 3% e Azimut (MI:AZMT) del 9,34%. Su quest'ultima influisce anche la notizia che Timone ha concordato un finanziamento bancario da massimi 30 milioni per salire nel capitale.
Fiat Chrysler (MI:FCHA) (FCA) termina in rialzo del 3% circa in un mercato che apprezza l'impatto sull'economia Usa, dove il gruppo realizza ancora la stragrande maggioranza degli utili, del pacchetto di stimolo che si prevede verrà varato a breve dal Congresso.
Exor (MI:EXOR) balza del 7% che si aggiunge +21,6% di ieri. Oggi sono previsti i risultati e si attendono indicazioni sull'utilizzo della liquidità dalla vendita di PartnerRe per cui Exor ha firmato un memorandum of understanding con Covea a inizio mese.
Leonardo centra un rialzo dell'11,3%, tra i grandi gruppi che per ora procede senza chiusure temporanee della produzione e dopo aver subito forti ribassi che ne hanno ridotto il valore a quasi un terzo. Fra gli industriale male Pirelli (MI:PIRC) che perde il 3,8%.
Realizzi su Telecom Italia (MI:TLIT) (TIM) che arretra del 2,3%, dopo che il fondo d'investimento americano Elliott ha ridotto la sua partecipazione al 6,97% dal 9,72%. Gli analisti sono positivi sul titolo, considerato anche che il business del gruppo non è suscettibile al coronavirus, ma le quotazioni continuano a rimanere ancorate a livelli di minimo storico.
Campari (MI:CPRI) (+7,45%) a 7,06 euro. Il broker Kepler ha indicato un target a 6,8 euro.
Fra i minori forti vendite su Salini Impregilo (MI:SALI) (-8,3%). Nella serata di ieri S&P ha comunicato la decisione di porre in "Creditwatch" con outlook negativo il rating 'BB-'. Secondo l'agenzia di rating Usa, non è possibile escludere sospensioni o interruzioni dei progetti in alcuni paesi, come l'Italia o gli Stati Uniti, a causa del coronavirus. "Questo elemento genera quindi incertezza sull`andamento dei progetti e possibili impatti sul circolante", scrive il broker Equita.