MILANO (Reuters) - Indici in deciso calo a Piazza Affari, che ampliano il ribasso registrato in Europa, su nuovi timori per le restrizioni a seguito dell'annuncio di un ritorno al lockdown in Austria a causa del dilagare dell'epidemia da Covid-19.
Intorno alle 12,50 l'indice FTSE Mib cede l'1,25% poco sopra i minimi di seduta, dopo un avvio decisamente positivo stamani.
Sul fronte della materie prime, il greggio perde terreno anche oggi, con gli investitori che continuano a valutare l'impatto della potenziale liberazione di riserve da parte delle principali economie in uno sforzo coordinato per abbassare i prezzi dell'energia e domare l'aumento dell'inflazione. Il Brent arretra del 3% circa sotto i 79 dollari al barile.
Tra i titoli in evidenza:
Pesante il comparto bancario, venduto a livello europeo con lo stoxx settoriale che arretra del 2,1%. In ribasso di circa il 4% Mps (MI:BMPS) dopo lo stop per eccesso di scostamento. Giù anche Unicredit (MI:CRDI) che flette del 4,4% e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) del 2,9%.
Dilagano le vendite in particolare sul comparto consumer. "L'annuncio di nuovi lockdown in Austria ha fatto tornare i timori di un ritorno alle chiusure anche da noi e quindi minore movimento delle persone e dei consumi", osserva un trader. Questo spiega il forte calo di Autogrill che perde l'8,1%, uno dei titoli più penalizzati dalla chiusure imposte dalla pandemia lo scorso autunno-inverno. Giù anche Ovs in flessione del 3,4%.
Cambia rotta anche il settore oil che risente dei tensioni sui prezzi del greggio. Eni (MI:ENI) arretra dello 0,7%, nonostante l'upgrade a "overweight" di Barclays (LON:BARC). Vendute anche Tenaris (MI:TENR) (-0,84%) e Saipem (MI:SPMI) (-1,9%).
Realizzi su Ferragamo (MI:SFER) (-2,1%) dopo la recente corsa, giù anche Moncler (MI:MONC) (-0,85%).
In territorio positivo, si distingue Diasorin (MI:DIAS) che avanza del 2,4% e beneficia degli effetti derivanti dalla pandemia che spingono a maggiori test antigenici e molecolari. Raccolta anche Tim (MI:TLIT) che registra un rialzo del 3,74%.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)