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Borsa Milano prosegue negativa, crollano diritti Saipem, giù le banche

Pubblicato 25.01.2016, 13:06
© Reuters. Operatori a lavoro
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MILANO (Reuters) - Piazza Affari è cedente al giro di bora con la prosecuzione del rimbalzo che al momento non si concretizza a causa dell'estrema volatilità. A penalizzare le borse il nuovo scivolone del prezzo del petrolio. Secondo un trader "c'è un eccesso di negatività che alimenta il trading".

Intorno alle 12,30 l'indice FTSE Mib segna un calo dello 0,81%, mentre l'Allshare cede lo 0,62%. Il benchmark europeo Ftseurofirst300 è in flessione dello 0,23%. Volumi poco sotto il miliardo di euro.

Nel primo giorno dell'aumento di capitale, fortemente diluitivo, da 3,5 miliardi di SAIPEM (MI:SPMI) le ordinarie sono in asta di volatilità e segnano un rialzo del 6,71%, mentre i diritti non riescono a fare prezzo per eccesso di ribasso. La somma dei due prezzi indicativi - 0,63 euro da rettificato a 0,529 il primo e 2,99 euro da rettificato 3,674 euro il secondo - è pari a 3,62 euro, in calo teorico del 14% circa rispetto alla chiusura di venerdì scorso a 4,20 euro. "Il momento scelto per l'aumento è pessimo, anche alla luce dell'andamento negativo del prezzo del petrolio e molti investitori stanno decidendo di vendere i diritti perché hanno già perso tanto su questo titolo", osserva un analista di una banca d'affari italiana.

Ancora penalizzato il settore bancario con MPS (MI:BMPS) volatile in calo dello 0,4%, ma partita forte stamani sulla scia della ripresa delle voci su possibili aggregazioni a tre con UBI (MI:UBI) BANCA, che si muove in calo del 4,86%, BPM (MI:PMII) (-3,67%). Pesante anche BANCO POPOLARE (MI:BAPO) che perde il 3,4% e UNICREDIT (MI:CRDI) in discesa del 3,9%.

Giù del 2,8% CNH (MI:CNHI) in vista dei risultati questa settimana (il 29 gennaio), con gli investitori negativi sull'andamento dei settori di riferimento, quello delle macchine agricole e quello "machinery".

Fra le utility pesante A2A (MI:A2) (-2,3%) dopo l'apertura del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, alla discesa dei comuni azionisti, Milano e Brescia, sotto il 50% del capitale. "Il titolo è penalizzato dal possibile arrivo di altra carta sul mercato", dice un trader.

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Fra i minori balzo per la LAZIO (+4,6%), vittoriosa in casa ieri con il Chievo, mentre la ROMA cede l'1,8%% dopo la sconfitta ieri con la JUVE (+0,99%) che vede allontarsi dalla corsa allo scudetto.

Corrono anche PININFARINA in salita del 7,84%, mentre DANIELI guadagna il 5% circa sulla scia della firma oggi di quattro accordi con aziende iraniane del settore siderurgico e minerario per una cifra complessiva di circa 4 miliardi di dollari, secondo una fonte governativa.

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