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Borsa Milano, proseguono vendite su timori escalation MO, giù banche, Stellantis

Pubblicato 16.04.2024, 13:11
Aggiornato 16.04.2024, 13:18
© Reuters. Dettaglio dell'ingresso della Borsa di Milano.  REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue in marcato ribasso, aprendo la strada alla peggiore performance giornaliera da quasi sette mesi, in una seduta dominata dal nervosismo sui timori di una escalation del conflitto in Medio Oriente.

Crescono le tensioni sulla possibile reazione di Israele all'attacco con missili e droni lanciato dall'Iran lo scorso fine settimana, nonostante le pressioni internazionali per una moderazione del conflitto.

Gli investitori guardano anche allo scenario macroeconomico che, sul fronte Usa e alla luce degli ultimi forti dati, riduce sempre di più le aspettative sui tagli dei tassi di quest'anno.

Gli operatori fanno inoltre notare un deterioramento del quadro tecnico per alcuni importanti indici azionari globali, con la rottura di alcuni livelli di supporto e un aumento della volatilità.

In questo contesto, e con i futures Usa che segnalano un avvio negativo a Wall Street, non riescono ad offrire alcun supporto i dati sul Pil cinese del primo trimestre oltre le attese, anche se con segnali contrastati, e l'indice Zew sul sentiment degli investitori tedeschi migliore del previsto.

Intorno alle 12,40 l'indice Ftse Mib perde l'1,63%. Volumi per un miliardo di euro circa.

Titoli in evidenza:

Tra vendite diffuse su tutti i comparti, i bancari sono tra i più reattivi al peggioramento del sentiment generale di mercato. L'indice Ftse settoriale è in calo del 2% in attesa delle trimestrali di Bank of America (NYSE:BAC), Morgan Stanley (NYSE:MS) e Bny Mellon.

Tra i singoli titoli del comparto UniCredit (BIT:CRDI) perde il 2,3%, Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) l'1,9%, Pop Sondrio il 2,5%, mentre Banco Bpm (BIT:BAMI) limita i ribassi allo 0,5% circa.

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Tra i peggiori del Ftse Mib, Stm (EPA:STMPA) cede il 2,5% risentendo dei dati della società di ricerca Idc sulle vendite globali di smartphone nel primo trimestre, pubblicati domenica, che vedono un calo di circa il 10% per Apple (NASDAQ:AAPL), cliente di peso del gruppo italo-francese, a fronte di un rialzo dei produttori cinesi.

Pesante Stellantis (BIT:STLAM), in calo del 3,2% nel giorno dell'assemblea per l'approvazione di bilancio e in cui gli azionisti sono chiamati anche ad esprimersi, seppure con un voto non vincolante, sulla remunerazione dell'AD Carlos Tavares.

Grazie al loro carattere difensivo, le utility resistono alla giornata di sell-off, e così titoli come A2A (BIT:A2) e Enel (BIT:ENEI) viaggiano attorno alla parità.

Prysmian (BIT:PRY) perde il 2,3% dopo l'ottima prestazione di ieri per l'accoglienza positiva della borsa alla notizia sull'acquisizione di Encore Wire.

Tra i titoli meno capitalizzati, Avio sale in controtendenza del 2,2% dopo la promozione di Banca Akros a "buy" da "neutral" alla luce della maggiore visibilità sul titolo che può beneficiare di un upside legato al settore della difesa.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei, Francesca Piscioneri)

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