MILANO, 16 aprile (Reuters) - Piazza Affari annulla quasi del tutto il rialzo della seduta penalizzata dall'andamento di Wall Street al momento negativa.
I dati Usa sulle nuove richieste settimanali di sussidi sono pari a 5,245 milioni, di poco sopra le attese degli analisti, e in forte calo rispetto al record di 6,606 milioni della settimana scorsa nel Paese al primo posto al mondo per numero di decessi e contagi. Restano forti le incertezze sullo stato delle economie globali alle prese con gli enormi danni che sta causando la diffusione del coronavirus.
A livello europeo pesa l'incertezza per il negoziato sulla risposta all'epidemia e di questo è specchio fedele l'andamento dello spread del rendimento fra i titoli decennali italiani e tedeschi, ieri in forte allargamento e che oggi sta rientrando e si attesta intorno a 220 punti base.
Sul fronte delle materie prime il futures sul Brent tenta di recuperare terreno e tratta poco sopra i 28 dollari al barile.
Inoltre alcune società hanno iniziato a ritirare le guidance per l'anno in corso stante l'attuale situazione di incertezza. "Una mossa corretta e apprezzata dal mercato", sottolinea un trader.
Banche in cauto recupero. Fra le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) sale dello 0,4%, Unicredit (MI:CRDI) arretra dello 0,6%, quest'ultima particolarmente colpita dalla lettera nelle ultime sedute e scivolata fino ai minimi storici. Mediobanca (MI:MDBI) in salita del 2,1%.
Sempre ben raccolta Diasorin (MI:DIAS) che oggi sale del 2% circa dopo avere toccato il nuovo massimo storico a 158,5 euro. Da inizio anno il titolo della società di diagnostica di Saluggia è in crescita di oltre il 33% sulle attese che possa essere scelta per i test sierologici su scala nazionale nella ricerca di anticorpi IgG del virus Sars Cov-2 e quindi nell'identificazione di coloro che hanno sviluppato una risposta immunitaria al virus in quanto già infettati. Un quotidiano scrive che il comitato tecnico-scientifico ha messo sotto la lente una ventina di test sierologici ed è rimasta una short list di 3-4, tra cui quello italiano sviluppato da Diasorin con il Policlinico San Matteo.
Sul settore petrolifero si sta abbattendo la scure del prezzo della materia prima che condiziona investimenti futuri da parte delle oil company. Ieri Saipem (MI:SPMI) (-0,46%) ha annunciato il ritiro della guidance per il 2020 a causa della crisi innescata dall'epidemia Covid-19. Il broker Banca Imi ricorda che la società aveva una stima di ricavi di circa 10 miliardi e un Ebitda intorno a 1,1 miliardi. "Consideriamo questa notizia in maniera negativa sebbene largamente attesa dal mercato. Riteniamo che il mercato cercherà una maggiore visibilità sull'evoluzione del settore".
Forte anche Tenaris (MI:TENR) (+2,5%). Cauti rialzi, invece, per gli altri titoli come Maire Tecnimont (+0,2%) dopo i forti cali dele ultime sedute anche a seguito dello stop alla cedola. Negativa Eni (MI:ENI) con un calo del 2%.
Scivola in rosso AUutogrill con un calo del 4,1%, menre Pirelli (MI:PIRC) balza del 3%.
Ben raccolta Nexi (MI:NEXII) in crescita del 3% circa, nonostante l'annuncio ieri di sospendere in via prudenziale la guidance finanziaria a causa dell'elevato livello di incertezza sull'evoluzione del coronavirus. Il broker Equita sottolinea che "sebbene i dati siano in linea con le stime (ridotte) la visibilità limitata sulla velocità di recupero e una valutazione piena portano a confermare 'hold'".
Forte anche Azimut (MI:AZMT) con un balzo intorno al 3% dopo l'aggiornamento sulla possibile operazione di rafforzamento della partecipazione da parte di Timone Fiduciaria.
Fra i minori Guala Closures balza del 21,7% a 5,84 euro dopo che Investindustrial ha lanciato un'offerta pubblica volontaria parziale a 6 euro per azione su una quota fino a 20% dei diritti di voto (22,6% dei diritti economici) di Guala Closures per un esborso massimo di circa 91 milioni di euro. Un primario broker italiano evidenzia che "il corrispettivo offerto implica un premio del 25% rispetto all'ultimo prezzo di chiusura di 4,8 euro e si confronta con il nostro target attuale sul titolo di 7 euro".
Infine, Dovalue balza dell'11,6%. Ieri è emerso dalle comunicazioni Consob che Bain Capital Credit è azionista di doValue al 9,8%. Secondo il broker Equita, questa quota "fa aumentare l'appeal speculativo del titolo, considerando che Bain in Italia ha solo una piccola piattaforma di gestione (Aquileia Capital Services) e in passato erano emersi rumors riguardo a un possibile ingresso in Credito Fondiario e all'interesse relativo a Cerved (MI:CERV) Credit Management".