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Borsa Milano su minimi da un anno, crolla Mps, bene lusso

Pubblicato 18.01.2016, 18:00
© Reuters. La sede della Borsa di Milano
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MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in netto ribasso l'ennesima seduta segnata da un atteggiamento degli investitori ai confini con il panico.

L'orologio di Palazzo Mezzanotte è tornato indietro di un anno, al 15 gennaio 2015; insomma, dodici mesi di mercato con il segno più sono andati in fumo.

** All'ormai cronica debolezza dei petroliferi, affossati dalla discesa senza fine dei prezzi del greggio, si è accompagnato un tracollo dei finanziari. Un trader spiega la caduta dei bancari con la crescente attenzione della Bce alla questione dei crediti deteriorati, che riguarderebbe, in particolare modo, le banche italiane, dove è più alta la mole delle sofferenze. Secondo la stampa, nei prossimi giorni partiranno delle ispezioni a livello europeo, finalizzate a verificare nei dettagli i portafogli dei crediti problematici e l'esitenza di adeguate coperture.

** In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso il 2,65%, toccando intraday un minimo di 18.637,60 punti (18.686,86 la chiusura), punto più basso dal 15 gennaio dell'anno scorso. L'AllShare è sceso del 2,68% e il MidCap del 2,74%. Volumi per un controvalore di circa 2,75 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 è arretrato dello 0,29%.

** Banche protagoniste in negativo: il paniere ha chiuso in ribasso del 5,76%, con INTESA SANPAOLO (-5%) e UNICREDIT (MI:CRDI) (-5,37%) a braccetto. Male le popolari, colpite da una raffica di prese di beneficio dopo la corsa, animata dall'attesa di M&A, degli ultimi mesi: POPOLARE EMILIA ROMAGNA -8,73%, UBI (MI:UBI) BANCA -7,28%, BANCO POPOLARE (MI:BAPO) -6,73% e POPOLARE MILANO -5,55%.

** MONTEPASCHI nel baratro (-14,76%), nonostante il tentativo di Consob di arginarne la caduta vietando le vendite allo scoperto.

** In lettera anche MEDIOBANCA (MI:MDBI) (-4,79%).

** Fuori dal paniere principale, pesanti CARIGE (-7,29%), CREDITO VALTELLINESE (-9,51%) e BANCA IFIS (-6,81%).

** Restando ai finanziari, segno meno più contenuto per risparmio gestito (BANCA MEDIOLANUM (MI:BMED) -0,83%, AZIMUT (MI:AZMT) -1,95% e ANIMA -2,19%) e assicurazioni (UGF -3,59%, UNIPOLSAI -2,11% e GENERALI -2,14%).

** I prezzi del greggio, scivolati fino ai minimi dal 2003, non hanno affossato i petroliferi, comunque deboli: ENI (MI:ENI) -1,12%, SAIPEM (MI:SPMI) -5,14% (penalizzata dall'attesa dell'aumento di capitale) e TENARIS -0,88%. In direzione opposta, fuori dal paniere principale, SARAS: +0,86%.

** A picco la settimana scorsa, l'automotive dà qualche timido segnale di risveglio: il paniere europeo ha ceduto lo 0,11%. A Milano FCA (MI:FCHA) -2,93%, CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL -2,14% ed EXOR (MI:EXOR) -1,72%.

** Travolti dalle vendite anche A2A (MI:A2) (-3,21%), MEDIASET (MI:MS) (-3,43%) e POSTE ITALIANE (-2,98%).

** Resiste alla pioggia di vendite il lusso: MONCLER +3,51%, TOD'S -0,51%, SALVATORE FERRAGAMO (MI:SFER) -0,96% e YOOX NET-A-PORTER -1,21%.

** TELECOM ITALIA (invariata) premiata dall'attesa di operazioni di M&A a livello europeo.

** STMICROELECTRONICS ha beneficiato (+1,72%) dell'incremento di target price varato da Exane Bnp Paribas.

© Reuters. La sede della Borsa di Milano

** Tra le small e mid cap, in volo SEAT: +7,41%.

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