Versione originale di Laura Sánchez – traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - I mercati europei proseguono la seduta in verde nella mattinata di oggi, in attesa della pubblicazione del rapporto sull'occupazione di giugno negli Stati Uniti, che sarà pubblicato oggi alle 14:30 ora italiana a causa della chiusura di Wall Street domani, venerdì, per la festa dell'Indipendence Day del 4 luglio.
Secondo le previsioni del consenso, la creazione di nuove buste paga del settore non agricolo dovrebbe raggiungere i 3 milioni a giugno, rappresentando il maggiore aumento da quando il governo ha iniziato a tenere i registri nel 1939, secondo la Reuters. Le retribuzioni sono aumentate di 2,5 milioni a maggio, dopo essere scese al record di 20,69 milioni in aprile.
"Si attende una riduzione sia nel tasso di disoccupazione al 12,5% ('vs' il precedente 13,3%) che nel salario orario medio a +5,3% su base annua (+6,7% il dato precedente)", prevedono da Renta 4.
Alla luce dei dati sulle retribuzioni di mercoledì di ADP, il dato è chiaramente ottimistico, in quanto è notevolmente inferiore ai 3 milioni previsti dagli analisti.
"Tutto sembra indicare che l'apertura dell'economia statunitense nei mesi di maggio e giugno stia permettendo il recupero di molti posti di lavoro, soprattutto nei settori più colpiti dalle misure di confinamento e paralisi dell'economia adottate dalle varie amministrazioni per contrastare la diffusione del coronavirus", spiegano in Link Securities.
“Tuttavia, ci aspettiamo che i dati sull'occupazione non agricola di giugno diffusi oggi possano dimostrare che, nonostante la ripresa di molti posti di lavoro, il numero di disoccupati negli Stati Uniti è a livelli record", aggiungono questi esperti.
"Se la crescita occupazionale dovesse essere inferiore ai 2,3 milioni, il tasso di disoccupazione dovesse peggiorare o se il report dello scorso mese dovesse essere rivisto al ribasso, potremmo vedere un calo della liquidità che farà scendere le coppie USD/JPY, EUR/USD e tutti gli altri principali cambi. Dei dati negativi innescherebbero un’avversione al rischio confermando che la ripresa non è così forte quanto si sperava, e tutto ciò renderebbe i prossimi mesi più impegnativi. ", conclude Kathy Lien, Chief FX Strategy Officer di BK Asset Management.