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Chi ha bisogno di Orcel? Santander e UBS salgono con un 2° trim. solido

Pubblicato 23.07.2019, 11:15
© Reuters.
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Di Geoffrey Smith

Investing.com - Chi ha bisogno di Andrea Orcel?

Non Banco Santander (MC:SAN), a quanto pare. La principale banca spagnola, che sta affrontando una causa da 100 milioni di euro/dollari da parte dell’uomo che stava per diventare il suo amministratore delegato lo scorso anno, ha riportato quelli che ha definito i risultati trimestrali migliori in otto anni questa mattina.

I profitti al lordo delle spese una tantum sono saliti del 5% a 2,1 miliardi di euro (2,35 miliardi di dollari). Il risultato netto è stato di 1,4 miliardi di euro, circa il 7% in più delle aspettative.

In gran parte è stato dovuto alla strategia della banca di una diversificazione regionale che ha cominciato a dare i suoi frutti, con le divisioni in USA, Messico e Brasile che hanno registrato solidi guadagni. Le operazioni europee sono andate meno bene.

La divisione spagnola di Santander ha dovuto assorbire circa 600 milioni di euro di addebiti nel primo semestre per via dell’integrazione di Banco Popular, comprata per una cifra simbolica nel 2017 quando i regolatori l’avevano dichiarata “in fallimento o sul punto di fallire”. Ha dovuto inoltre assorbire altri 172 milioni di euro di addebiti nel Regno Unito per quanto riguarda la vendita di un’assicurazione di protezione dei pagamenti, problema che continua ad affliggere le banche britanniche.

Il solidi utili hanno aiutato Santander, una delle principali banche europee per asset, ad avere un coefficiente di capitale di classe 1 dell’11,3%. Questa misura della forza finanziaria è in salita dal misero 10,8% di un anno fa.

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Il titolo è schizzato del 2,7% negli scambi di metà mattina a Madrid, segnando una delle performance migliori del settore in Europa. Ma segna comunque un tonfo dell’11% da aprile, quando la Banca Centrale Europea ha riadattato una base di allentamento che ha messo nuova pressione sui suoi margini di prestito. Ed il titolo sarà messo nuovamente alla prova giovedì, quando la commissione di politica monetaria della BCE si incontrerà, nelle aspettative che tagli i tassi di interesse facendoli scendere ulteriormente in territorio negativo.

L’indice spagnolo IBEX 35 sale dello 0,7%, poco più dell’indice di riferimento Stoxx 600. Il tedesco Dax è in testa in Europa con un rimbalzo dell’1,2%, in quanto il calo dell’euro contro il dollaro ha incoraggiato le prospettive per gli esportatori.

L’assenza di Orcel è stata forse più sentita presso il suo vecchio ufficio di UBS Group (SIX:UBSG). Sebbene anche la banca elvetica sia riuscita a mostrare risultati decenti, la banca di investimento guidata da Orcel fino alla sua uscita di scena non è riuscita a sfuggire ai trend negativi già evidenziati dai rivali di Wall Street.

Gli utili rivisti al lordo delle tasse della banca di investimenti di UBS sono crollati del 23% rispetto all’anno prima, mentre il rapporto costi/entrate, misura della redditività, è salito al 78,7%, 20 punti in più in confronto a rivali come JPMorgan (NYSE:JPM). Le entrate da trading sono crollate del 9% ed il reddito fisso del 7%.

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