Di Alessandro Albano
Investing.com - Il 2022 di Enel (BIT:ENEI) ha dimostrato "la resilienza del gruppo, che, grazie alla robustezza del proprio modello di business integrato, ha raggiunto un Ebitda ordinario di 19,7 miliardi di euro, superando la guidance comunicata ai mercati finanziari (pari a 19,0-19,6 miliardi), nonostante l’avverso contesto geopolitico, energetico ed economico e tutelando, al contempo, i nostri clienti finali dallo shock dei prezzi energetici derivante dalla crisi del gas".
Questo il commento dell'Ad di Enel Francesco Starace sui risultati preliminari della società, che hanno mostrato un aumento dei ricavi del 64% a 140,5 miliardi di euro, rispetto agli 85,7 miliardi di euro realizzati nel 2021.
In un contesto di prezzi medi crescenti, si legge nella nota di Enel, la crescita è dovuta "ai maggiori volumi di energia prodotti ed intermediati, alle maggiori quantità vendute (soprattutto in Italia e Spagna), agli adeguamenti tariffari in Brasile, alla maggiore energia elettrica distribuita in America Latina, nonché all’effetto positivo dei tassi di cambio".
Alla crescita dei ricavi si aggiunge il calo dell'indebitamento finanziario netto a 60,1 miliardi contro i 69,7 miliardi del terzo trimestre 2022, ma tuttavia in aumento dai 51,7 miliardi di euro a fine 2021.
In questo senso, ha aggiunto l'Ad, "grazie all’efficiente gestione finanziaria e all’esecuzione del piano strategico presentato ai mercati, l’indebitamento finanziario netto di Gruppo si è ridotto sensibilmente nell’ultimo trimestre dell’anno e continuerà a decrescere in modo sostanziale anche nel corso del 2023".
Nel piano al 2025 di Enel, sono previste dismissioni di asset nei Paesi considerati non core, come America Latina e Romania, per circa 21 miliardi con investimenti complessivi per 22 miliardi e riduzione del debito ad un valore compreso fra 51 e 52 miliardi entro la fine del 2023.
L’ebitda ordinario è previsto in aumento a 22,2 miliardi-22,8 miliardi, l’utile netto a 7,0-7,2 miliardi, mentre il dividendo crescerà da 0,40 a 0,43 euro nel 2023 per rimanere stabile nel biennio successivo.
Dopo i preliminari, Goldman Sachs (NYSE:GS) ha raccomandato il titolo con rating Buy e prezzo obiettivo fermo ad euro 7,1 per azione.