NEW YORK (Reuters) - L'indice del dollaro tocca il massimo delle ultime sei settimane mentre gli operatori scommettono che Federal Reserve alzerà i tassi più di quanto previsto in precedenza e li manterrà alti più a lungo per contrastare un'inflazione ancora elevata, visto anche il mercato del lavoro piuttosto solido.
Nella giornata di ieri, due esponenti Fed hanno detto che la banca centrale avrebbe probabilmente dovuto alzare i tassi più di quanto abbia fatto a inizio febbraio (25 punti base), spiegando che ulteriori rialzi dei costi di indebitamento sono necessari per riportare l'inflazione entro il target di Federal Reserve.
Anche le principali banche di investimento hanno rivisto al rialzo le aspettative in merito al rialzo dei tassi. Goldman Sachs (NYSE:GS) ha detto di attendersi che a Fed approvi altri tre incrementi dei tassi da 25 punti base quest'anno, dopo che i dati di questa settimana hanno evidenziato un'inflazione persistente e un mercato del lavoro ancora solido.
I tassi impliciti incorporati dai futures ipotizzano che i Fed Fund raggiungano 5,31% a luglio e rimangano oltre 5% tutto l'anno. L'intervallo di riferimento Fed è attualmente compreso tra il 4,5% e il 4,75%, da 0-0,25% di marzo 2022.
L'indice del dollaro guadagna lo 0,52% a 104,38, dopo aver toccato quota 104,67 nel corso della seduta, ai massimi dal 6 gennaio.
L'euro perde lo 0,25% nei confronti del biglietto verde, scendendo a quota 1,0650 dopo essersi deprezzato fino a 1,0613 dollari, minimo dal 6 gennaio.
** Il dollaro si apprezza anche contro lo yen a 134,44, in rialzo dello 0,39%.
Tiene invece la sterlina, poco mossa a 1,1995 dollari. I dati di oggi hanno mostrato che i consumatori britannici hanno aumentato inaspettatamente gli acquisti a gennaio.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Alessia Pé)