Investing.com - Borse mondiali in calo con il Ftse Mib che apre con una flessione dell’1%, alla seconda seduta consecutiva in calo dopo la chiusura di ieri a-1,25%.
Deboli anche le altre borse europee, con il tedesco Dax che cede l’1,26%, il francese Cac 40 a -1,27%, il Ftse 100 e l’Ibex 35, anche questi in calo di oltre l’1%.
I timori relative alla possibile fragilità dell’accordo sui dazi tra Usa e Cina stanno spingendo le vendite anche sui mercati mondiali, con il Dow Jones che ieri a chiuso con un calo del 3%, seguiti poi dalla borsa giapponese, in calo di mezzo punto, ai minimi da una settmana e mezzo. Sempre in Asia, Shanghai chiude a -0,54%, mentre Hong Kong cede l’1,8%, Sidney chiude a -0,78%, Taiwan a -1,65% e Seul cede lo 0,6%.
A Milano, intanto, restano in rosso quasi tutti i titoli del Ftse Mib, con Buzzi (MI:BZU) che cede il 3%, seguito dai titoli petroliferi con Saipem (MI:SPMI) a -2,68%, Eni (MI:ENI) a -1,47% e Tenaris (MI:TENR) a -1,20%, quest’ultimi sulla scia del prezzo del petrolio greggio e del Brent che tornano a scendere. In calo lo spread ma resta sopra i 280 punti.
Mentre la Commissione europea auspica di avere oggi la bozza della manovra di bilancio corretta promessa ieri dal Governo, il Ministro Tria starebbe pensando alle dimissioni dopo l’approvazione della manovra da parte del Parlamento.
La notizia è stata diffusa oggi dal Corriere della Sera, anche se, scondo quanto scrive il quotidiano, non avrebbe ancora preso una decisione.
Già ad ottobre la Reuters aveva riportato di un’ipotesi di sostituzione del Ministro dopo lo scontro sul deficit fissato al 2,4%, decisione che ha portato all’apertura del processo di infrazione per l’Italia da parte della Commissione europea.