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Ftse Mib e Fiat in attesa del loro destino deciso fuori dall’Italia

Pubblicato 05.06.2019, 10:00
© Reuters.  Ftse Mib e Fiat in attesa del loro destino deciso fuori dall’Italia
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Investing.com - Mattinata caratterizzata dall’attesa per il Ftse Mib, che apre come unico indice tra i principali d’Europa a scambiare in rosso, per poi tornare in verde. Il francese Cac 40, il tedesco Dax, il britannico Ftse 100 e lo spagnolo Ibex 35, infatti, restano sopra la parità, alla vigilia della riunione della Bce di domani e della successiva conferenza stampa di Mario Draghi.

Torna sopra quota 274 lo spread con i titoli a 10 anni fermi al 2,525%. La pressione sul debito pubblico spinge in basso i finanziari, calo evidenziato dal FTSE Italia All Share Banks che sottoperforma il Ftse Mib cedendo lo 0,66%.

Tra i bancari, male Unicredit (MI:CRDI) che cede oltre l’1%, seguita da Ubi Banca (MI:UBI), Banco Bpm (MI:BAMI), Bper Banca (MI:EMII), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), doBank (MI:DOB) e Banca IFIS (MI:IF), tutte in rosso.

Deboli anche i petroliferi condizionati anche dai cali dei prezzi del greggio e del Brent (-1%). Tenaris (MI:TENR) cede intorno al 2%, titolo peggiore tra le blue chips, insieme a Eni (MI:ENI) (-1,28%) e Saipem (MI:SPMI), mentre Saras (MI:SRS) guadagna l’1%.

Debole anche Fiat (MI:FCHA) nel secondo giorno della riunione del consiglio di amministrazione di Renault (PA:RENA) che deciderà sulla proposta di fusione.

In contotendenza la Juventus (MI:JUVE), migliore tra i componenti del principale indice di Piazza Affari, con la strada che porta a Sarri come allenatore per la prossima stagione che si fa sempre più in discesa

A Piazza Affari si attendono notizie ufficiali circa la decisione della Commissione europea che potrebbe decidere l’avvio della procedura di infrazione per “deficit eccessivo” verso l’Italia. Ieri il quotidiano “La Repubblica” ha diffuso la bozza di lettera che la Commissione invierà al governo, inserita all’interno del rapporto sulla violazione della regole del debito. Rapporti simili saranno inviati anche a Francia, Belgio e Cipro.

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Il rapporto è attualmente al vaglio dei commissari europei e nel caso in cui venisse approvato, il documento sarà sottoposto al Comitato economico e finanziario che avrà 15 giorni per pronunciarsi in merito. La sua posizione verrà poi esaminata dalla Commissione, la quale potrebbe successivamente chiedere al consiglio Ecofin l’avvio della procedura contro l’Italia.

L’Ecofin si riunierà il 9 luglio a Bruxelles per la decisione ufficiale.

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no dipende dalle scimmie al volante
Semplice..basta considerare da chi dipendono gli operatori a P.zza Affari..!
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