Investing.com - Scatto improvviso per il Ftse Mib che intorno alle 14.30 sprinta e arriva a guadagnare l’1,77% sulla scia delle altre borse europee. Il Dax guadagna l’1,82%, il Cac 40 sale dell’1,75, mentre l’Ibex 35 aggiunge l’1,86%. In scia anche il Ftse 100 che aggiunge lo 0,76%.
Torna a salire lo spread che supera quota 272 dopo che il responsabile economico della Lega, Claudio Borghi, aveva auspicato un abbandono dell’Unione europea per l’italia nel caso in cui il blocco populista non vincesse le elezioni europee.
In risalto i titoli bancari, con il FTSE Italia All Share Banks che guadagna il 2,56%, guidato da Banco Bpm (MI:BAMI) (+4,86%), Ubi Banca (MI:UBI) (+3,65%), Bper Banca (MI:EMII) (+3,56%), Banca Generali (MI:GASI) (+3,24%) e Unipol (MI:UNPI) Gruppo (+3,05%). Ottima anche la performance di Unicred, Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI), Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP), in crescita superiore al 2%.
Secondo José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets, "ci sono notizie di stampa dalla Cina che annunciano il raggiungimento di un accordo su questioni importanti tra la Cina e gli Stati Uniti".
Il presidente cinese Xi Jinping, infatti, ha dichiarato che i colloqui commerciali tra le due maggiori economie del mondo continueranno a Washington la prossima settimana.
Il prolungarsi delle trattative è stato accolto con favore dagli investitori, in quanto potrebbe indicare che i funzionari sono vicini a un accordo prima della scadenza del 1 marzo, quando potrebbe entrare in vigore l’aumento delle tariffe statunitensi, con un incremento fino al 25% su importazioni del valore di 200 miliardi di dollari.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha indicato che potrebbe prorogare il termine di 60 giorni, se le due parti continuano a fare progressi.
Inoltre, a sostenere gli indici è anche il dato sulla manifattura negli Stati Uniti con l'indice NY Empire State di febbraio che arriva a quota 8,8, crescita maggiore rispetto alle previsioni degli analisti.