Investing.com - Le borse europee crollano questo martedì, per via dei crescenti timori per la Grecia dopo che le trattative con i partner della zona euro sulla crisi del debito del paese ieri si sono interrotte quando Atene ha rifiutato la proposta di prolungare il piano di salvataggio.
Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 segna -1,45%, il francese CAC 40 va giù dell’1,38%, mentre il tedesco DAX 30 crolla dell’1,40%.
I mercati sono in fermento dal momento che l’attuale piano di salvataggio della Grecia da 240 miliardi di euro scadrà a fine mese ed il nuovo governo greco non intende prolungarlo. Atene ieri ha rifiutato la proposta di un’estensione di sei mesi del piano di salvataggio, definendolo “inaccettabile”.
La Grecia ha tempo fino a venerdì per richiedere il prolungamento altrimenti il piano di salvataggio scadrà il 28 febbraio e il paese resterà senza soldi.
Lo scontro tra la Grecia e i suoi creditori ha alimentato i timori per la possibile uscita del paese dalla zona euro. Nel corso della giornata, la Banca Centrale Europea deciderà se sospendere o meno il supporto finanziario di emergenza destinato alla Grecia.
I titoli finanziari sono misti, con le francesi BNP Paribas (PARIS:BNPP) e Societe Generale (PARIS:SOGN) che crollano dell’1,45% e dell’1,95%, mentre le tedesche Commerzbank (XETRA:CBKG) e Deutsche Bank (XETRA:DBKGn) salgono dello 0,58% e dell’1,53%.
Tra le banche periferiche, le italiane Intesa Sanpaolo (MILAN:ISP) e Unicredit (MILAN:CRDI) crollano rispettivamente dell’1,07% e dell’1,44%, mentre le spagnole BBVA (MADRID:BBVA) e Banco Santander (MADRID:SAN) scendono dello 0,60% e dell’1,11%.
TNT Express (AMS:TNTE) crolla del 9,11% dopo che la compagnia di spedizioni olandese ha dichiarato che il 2015 sarà un anno difficile dopo il crollo delle vendite dello scorso anno e l’aumento del 60% delle perdite nette della compagnia.
Al ribasso anche Orange (PARIS:ORAN), che vede un crollo dell’1,71% dopo che la compagnia di telecomunicazioni francese ha previsto un calo degli utili per quest’anno.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime scende dello 0,53%, per le perdite nel settore minerario.
Bhp Billiton (LONDON:BLT) e Rio Tinto (LONDON:RIO) scendono rispettivamente dello 0,47% e dello 0,49%, mentre Glencore Xstrata (LONDON:GLEN) segna -0,72% e Antofagasta (LONDON:ANTO) crolla dell’1,20%.
Al ribasso anche i titoli finanziari, con Lloyds Banking (LONDON:LLOY) giù dello 0,09% e Royal Bank of Scotland (LONDON:RBS) crolla dell’1,16%, mentre Barclays (LONDON:BARC) vede un crollo dell’1,33%. Al rialzo invece HSBC Holdings (LONDON:HSBA), che sale dello 0,23%.
Sports Direct (LONDON:SPD) crolla del 3,61% dopo la notizia che il rivenditore e gli amministratori della catena di abbigliamento USC starebbero affrontando le indagini da parte dell’Insolvency Service poiché gli ex impiegati hanno intrapreso un’azione legale per la controversa ristrutturazione della catena.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,48%, i futures S&P 500 sono in calo dello 0,59%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,26%.
Nel corso della giornata, l’Istituto ZEW pubblicherà il report sul sentimento economico tedesco. Gli USA rilasceranno i dati sull’attività del settore manifatturiero nello stato di New York nonché i dati del settore privato sull’edilizia abitativa.