NEW YORK - Le principali istituzioni finanziarie Goldman Sachs (NYSE:GS) e UBS hanno espresso ottimismo sulle prospettive economiche della Cina nel 2024, prevedendo una crescita significativa dei principali indici e del PIL reale del Paese. In occasione della conferenza stampa odierna, Liu Jinjin, chief China equity strategist di Goldman Sachs, ha annunciato le proiezioni di un aumento del 12% dell'indice MSCI China e del 16% dell'indice CSI 300 per il prossimo anno. Liu ha sottolineato le valutazioni interessanti delle azioni A cinesi, incoraggiando una posizione sovrappesata su questi titoli nazionali e declassando le azioni cinesi quotate offshore.
Il sentimento rialzista è alimentato dai segnali di stabilità del comportamento dei consumatori, dall'aumento del sostegno governativo e dall'incremento degli investimenti in vari settori come quello immobiliare, infrastrutturale e manifatturiero. Shan Hui, economista capo di Goldman Sachs per la Cina, ha anche fornito una robusta previsione di crescita del PIL del 4,8% per il 2024, superando la previsione del Fondo Monetario Internazionale (FMI) del 4,6%. Questa previsione positiva è ulteriormente rafforzata dalla prevista crescita della redditività del settore internet cinese del 13%, attribuita all'ottimizzazione dei costi e ai miglioramenti della monetizzazione.
Anche UBS condivide una visione altrettanto positiva, prevedendo una crescita del PIL reale del 4,4% per la Cina nel 2024, con Wang Tao di UBS che prevede un aumento del 5% del reddito reale dei residenti grazie alla ripresa del settore dei consumi e dei servizi.
Marty Dropkin di Fidelity International ha sottolineato l'attrattiva del mercato cinese delle azioni A per gli investitori internazionali, grazie al suo potenziale a lungo termine e alle opportunità offerte da titoli e settori specifici come le nuove infrastrutture, le energie rinnovabili, le catene di fornitura di veicoli elettrici e i consumi di massa.
Meng Qiao di Fidelity ha sottolineato la maturazione del mercato cinese, osservando che nonostante sia la seconda economia mondiale, le azioni A rappresentano meno del 3% degli indici di asset allocation globali. Ciò suggerisce un notevole spazio di crescita, dato che la Cina continua ad ampliare le riforme del mercato finanziario per attrarre più fondi a lungo termine.
Le proiezioni positive arrivano in un momento in cui la Cina sta cercando di espandere i propri mercati finanziari e di attirare gli investitori internazionali, offrendo opportunità interessanti in vari settori, tra cui tecnologia, media, telecomunicazioni (TMT) e consumi di massa.
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