Investing.com - Le borse europee aprono con un balzo questo venerdì, sostenute dai recenti commenti del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, che ha annunciato la possibilità di ulteriori misure di stimolo.
Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 balza dell’1,78%, il francese CAC 40 schizza del 2,03%, mentre il tedesco DAX 30 subisce un’impennata dell’1,60%.
I titoli azionari europei sono schizzati dopo le parole di ieri del Presidente della BCE Draghi, secondo cui sarà necessario “rivedere e riconsiderare” la posizione della banca in merito alla politica monetaria in occasione del vertice di marzo, quando saranno disponibili le nuove previsioni economiche.
La BCE ha mantenuto invariato il tasso di deposito a -0,3% dopo il taglio di dicembre ed ha lasciato il tasso di rifinanziamento allo 0,05%.
La banca prevede di mantenere i tassi di interesse al livello attuale o inferiore per un periodo più lungo.
Stamane, il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice preliminare dei direttori acquisti per il settore manifatturiero tedesco è sceso a 52,9 a gennaio da 53,2 del mese precedente. L’indice PMI dei servizi è sceso a 55,4 da 56,0.
L’indice PMI per il settore manifatturiero francese è sceso a 50,0 questo mese da 51,4 di dicembre, mentre l’indice PMI dei servizi è salito a 50,6 da 49,8.
Al rialzo i titoli finanziari, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) che schizzano dell’1,60% e dell’1,99%, mentre le tedesche Commerzbank (XETRA:CBKG) e Deutsche Bank (XETRA:DBKGn) segnano un’impennata dell’1,26% e dell’1,60%.
Tra le banche periferiche, le italiane Unicredit (MI:CRDI) ed Intesa Sanpaolo (MI:ISP) salgono dello 0,85% e del 2,98% rispettivamente, mentre le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) schizzano dell’1,70% e del 2,05%.
Al ribasso Philips Kon (AS:PHG), con un crollo dell’1,10% dopo che il gigante olandese dell’elettronica ha dichiarato che la vendita da 3,3 miliardi di dollari della divisione Lumileds è stata annullata per via delle obiezioni mosse dal governo statunitense.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime schizza dell’1,89%, grazie ai forti rialzi nel settore minerario.
Glencore (L:GLEN) balza dell’1,40% e Rio Tinto (L:RIO) schizza del 3,69%, mentre Bhp Billiton (L:BLT) subisce un’impennata del 4,33% ed Antofagasta (L:ANTO) va alle stelle con +8,87%.
Positivi anche i titoli del settore finanziario, con Royal Bank of Scotland (L:RBS) e HSBC Holdings (L:HSBA) che segnano un’impennata rispettivamente dell’1,10% e dell’1,74%, mentre Barclays (L:BARC) schizza dell’1,99% e Lloyds Banking (L:LLOY) balza del 2,13%.
Intanto, la casa editrice di testi scolastici Pearson (L:PSON) Plc crolla del 2,59% dopo l’impennata del 16% di ieri seguita all’annuncio di un piano di ristrutturazione da 320 milioni di sterline che comporterà il taglio di un decimo della forza lavoro.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura in forte rialzo. I futures Dow Jones Industrial Average balzano dell’1,07%, i futures S&P 500 subiscono un’impennata dell’1,16%, mentre i futures Nasdaq 100 schizzano dell’1,40%.