Investing.com - L’indice di riferimento giapponese Nikkei 225 è stato scambiato a un soffio dai massimi storici venerdì, estendendo una serie di guadagni impressionanti e superando i dati deboli economici, mentre i mercati scommettono che la Banca del Giappone rimarrà ultra-cauta ancora a lungo.
Il settore tecnologico ha dato il maggior impulso al Nikkei, con i titoli dei produttori locali di chip e di quelli ad essi collegati che hanno registrato forti guadagni grazie al crescente entusiasmo per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Al momento della scrittura l’indice Nikkei 225 era in rialzo dell’1,8% a 38.830,0 punti, appena al di sotto del massimo storico di 38.915 punti, raggiunto nel 1989, prima dello scoppio di un’enorme bolla speculativa e dell’inizio del “decennio perduto” giapponese.
L’indice TOPIX, che ha un peso tecnologico relativamente minore rispetto al Nikkei, è salito dell’1,2% e ha raggiunto i massimi di 34 anni.
La recente forza delle azioni giapponesi è arrivata anche se i dati di giovedì hanno mostrato che il Giappone è entrato inaspettatamente in recessione tecnica nel quarto trimestre ha ceduto il posto di terza economia mondiale alla Germania.
La debolezza dei dati ha alimentato le scommesse che la Banca del Giappone dovrà ritardare il suo piano di rialzo dei tassi di interesse dai livelli ultra-bassi di quest’anno. Sebbene la BOJ abbia segnalato che aumenterà i tassi nel 2024, non ha fornito indicazioni sulla tempistica della mossa, mentre i politici di alto livello hanno anche segnalato che i rialzi dei tassi saranno graduali.
Una BOJ ultra-cauta è stata un punto di sostegno fondamentale per i mercati giapponesi negli ultimi due anni, in quanto gli investitori stranieri si sono riversati sui mercati locali per approfittare delle condizioni monetarie ultra-allentate e di uno yen decisamente indebolito.
La BOJ ha mantenuto un atteggiamento cauto anche quando la maggior parte dei suoi principali partner globali ha iniziato ad alzare i tassi di interesse per frenare il boom dell’inflazione post-COVID.
Dati recenti hanno mostrato che l’inflazione giapponese è rallentata verso la fine del 2023, ma è rimasta comunque al di sopra dell’obiettivo annuale del 2% della BOJ. La banca ha segnalato che inizierà ad alzare i tassi solo quando l’inflazione sarà comodamente all’interno della sua fascia obiettivo e quando la crescita dei salari sarà migliorata.