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Intesa punta ai 3 euro dopo il nuovo piano industriale

Pubblicato 03.02.2022, 09:57
Aggiornato 03.02.2022, 10:41
© Reuters.

Di Alessandro Albano

Investing.com - Il cda di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ha in agenda venerdì la presentazione del bilancio 2021 e del nuovo piano industriale 2022-2025. Un piano che, secondo molti operatori, si concentrerà sul miglioramento della redditività e sul ritorno agli azionisti.

Per gli esperti di Societe Generale (PA:SOGN) citati da Wall Street Italia, Intesa potrebbe espandersi "nella gestione patrimoniale e nel settore delle assicurazioni”, con possibile "crescita esterna” del wealth management.

Secondo quanto affermano gli analisti di Morgan Stanley (NYSE:MS), che hanno inserito la banca piemontese tra le loro top pick europee, Ca' de Sass ha "tutte le carte in regola" per migliorare la redditività grazie "a costi più bassi e un costo del credito di 35 punti base che potrebbero spingere il ritorno sul capitale tangibile 2024/2025 all’11% pur restituendo il 50% circa della propria capitalizzazione agli azionisti incluso il buy back", spiegano dalla banca d'affari statunitense.

Nel 2021, dopo l'ok della Bce sulle cedole, Intesa ha premiato gli investitori con 2,7 miliardi di dividendi in riferimento al 2020 (payout ratio del 75%), e con 1,4 miliardi pagati a fine novembre scorso sotto forma di interim-dividend per l'esercizio 2021.

Le raccomandazioni degli analisi

Intanto, in attesa della nuova strategia industriale, fioccano i consigli all'acquisto sulla banca guidata dall'Ad Carlo Messina. La britannica Barclays (LON:BARC) ha una raccomandazione di Overweight con target price a 3,1 euro, mentre la connazionale HSBC (LON:HSBA) consiglia il Buy con prezzo target fissato a 3,20.

Anche Equita Sim ha un rating Buy con tp 2,9, mentre per i motivi spiegati poc'anzi i francesi di Soc. Gen. mantengono un rating Hold con prezzo obiettivo fissato tra i 2,6 e i 2,65 euro.

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3 euro a portata di mano

Ma cosa accadrà al titolo dopo i numeri di domani? "E’ noto che il mercato finanziario anticipa sempre gli eventi come è altrettanto noto l’adagio buy on rumors, sell on news", scrive su Investing.com Guido Gennaccari, fondatore di Trading Room Roma, secondo il quale, "con il bottom dei tassi nel 2021 questo potrebbe essere l’anno delle banche cicliche con il rialzo dei rendimenti".

La tesi, spiega l'esperto, è supportata "dall’extra guadagno dell' 8,6% del settore bancario rispetto al FTSE MIB", mentre "Intesa, da un mese, registra una extra performance rispetto alla diretta competitor UniCredit (MI:CRDI) del 10%".

"Due indizi sono una coincidenza ma tre fanno la prova. Intesa, che da un mese rende oltre il +15% rispetto all’indice principale e +7% rispetto all’indice dei bancari, ha ottenuto i seguenti target: Morgan Stanley (NYSE:MS) 3,3 euro, HSBC (LON:HSBA) 3,2 euro, Barclays (LON:BARC) 3,1 euro, BNP 3 euro, Deutsche Bank (DE:DBKGn) (DE:DBKGn) ed Equita Sim 2,9 euro. Prezzi sui livelli attuali o più bassi per Credit Suisse e Societé Generale".

Il titolo, ora in rialzo dello 0,2% ad euro 2,703, ha guadagnato il 39% in un anno e si trova ai livelli pre Covid del maggio 2018. Secondo il founder di TRR, i 3 euro per il titolo "sembrano a portata di mano per fine febbraio, soprattutto dopo l’accelerazione partita il 24 gennaio, ma il dilemma è: chiuderà il 2022 su valori superiori?".

Ultimi commenti

sul fatto: e’ noto che il mercato finanziario anticipa sempre gli eventi come è altrettanto noto l’adagio buy on rumors, sell on news; beh andatelo a dire agli azionisti di Saipem. In realtà il mercato non sconta e non anticipa un bel nulla. Il mercato è formato da tanti operatori, che sono dentro con tante motivazioni diverse e ciascuno fa il suo gioco. La risultanza potrebbe anche essere che il mercato opera contro quello che il mercato stesso sconta. Abbiamo raggiunto il terzo grado: la nostra intelligenza è rivolta ad indovinare come l'opinione media immagina che sia fatta l'opinione media medesima. Vi sono alcuni anche al quarto, quindi grando ed altre. Che il mercato sconta in anticipo è una convenzione accettata da anni senza che nessuno si chiedesse mai i fondamenti di quella convenzione: la convenzione si basa sulla teoria dei mercati efficienti, ma quella teoria è già stata ridicolizzata, quindi gentilmente non ripetete la solita favoletta.
d'accordo al 100%
 benedetto Keyens; credo siamo in pochi nell'aver capito ed appreso veramente la portata sconfinata del genio di Keynes; a volte lo vedo trattare con sufficienza e sinceramente mi piange il cuore. Keynes ci ha insegnato che non esiste una verità assoluta, e che l'economia come branca della sociologia non ha alcun valore se non viene contestualizzata: Keynes ci ha insegnato a contestualizzare, ed è stato accusato di incoerenza. Considero incoerente chi muta opinione per un proprio tornaconto personale, o peggio ancora nel tentativo di difendere opinioni oggettivamente insostenibili; non certo chi rifiuta le tesi del dottrinario che pretende di difendere un pensiero aprioristico in un mondo in continua evoluzione. L'attacco frontale all'economia della domanda e dell'offerta, cosi come la chiamava Sraffa è del tutto evidente. Questo è il genio di Keynes: un economia storicamente determinata, e cosi idee e pensieri economici in continua evoluzione.
i consigli degli analisi mi fanno sempre molto ridere; Lehman Brothers aveva giudizi buy, e rating AA il venerdi mattina: il venerdi sera era fallita: credo verrebbe cosa molto più dignitosa rilasciare solo un proprio giudizio più che i numeri. Leggo: un piano che, secondo molti operatori, si concentrerà sul miglioramento della redditività e sul ritorno agli azionisti. Fosse cosi, io lo riterrei un piano a corto di prospettive. Banca Intesa a prescindere l'esposizione che ha sul debito sovrano italiano che presto tornerà in fibrillazione, genera i propri ricavi per il 95% in italia. Vero che l'italia è il paese che risparmia di più e che ci sono 2000 miliardi di euro parcheggiati sui conti, ma la regola base che deve valere per tutti è: diversificazione. Banca intesa a mio avviso è troppo esposta sulle sorti dell'italia e visto che l'italia presto o tardi andrà in default io fossi in Messina invece che distribuire dividendi penserei ad un espansione e diversificazione fuori casa.
 mi ricorda la tipa che dava i numeri del LOTTO; li dava a 1000 persone, e per il calcolo delle probabilità alla fine qualcuno ci prendeva. Peccato che su 2 vincenti vi erano magari 998 perdenti, ma nessuno ci faceva caso.
Esatto, come quelli che inviano 5-6 segnali di trading al mattino, spesso 2 vanno a buon fine e gli altri 4?,,,,,,,, perdita o incastro!
E dunque dopo tanto pontificare o meglio sentenziare, quale sarebbe la soluzione? Questo è paese Italia e chi ci amministra ,decidendo sulle nostre sorti ,è stato eletto dal popolo da noi che siamo qui a ,ripeto ,pontificare sentenziare accusare … e nn facciamo mai un beneamato c.a… per migliorare la nostra condizione
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