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Juventus, accordo con De Ligt ma titolo scende ancora: voci su debito

Pubblicato 27.06.2019, 11:24
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Investing.com - Prosegue il calo della Juventus (MI:JUVE) che oggi scende dell'1,48%%, alla terza settimana in rosso consecutiva dopo la fine del ‘sogno Guardiola’, rimasto solo tale con l’arrivo di Maurizio Sarri in panchina.

Il titolo bianconero resta tra i peggiori del principale indice di Piazza Affari, nettamente in controtendenza rispetto al Ftse Mib, in verde grazie agli spiragli di accordo tra USA e Cina. Tra gli altri titoli calcistici, negativa anche la SS Lazio (MI:LAZI) mentre la AS Roma (MI:ASR) resta intorno alla parità.

Secondo Sky Sports, sarebbe già fatto l’accordo tra i bianconeri e il difensore olandese Matthijs de Ligt per una cifra che si aggira intorno ai 12 milioni di euro per quattro stagioni che finiranno nelle tasche del calciatore.

Grande protanista dell’accordo è stato Mino Raiola, agente di De Ligt, il quale riceverà 11 milioni di euro. Quota ‘sostanziosa’ che potrebbe aggiungersi ai possibili 70/75 milioni di euro che potrebbe costare alla Juventus (MI:JUVE) l’acquisto del calciatore, nel caso in cui si arrivi all’accordo tra le due squadre.

Intanto, il sito Dagospia ha diffuso un’indiscrezione di un possibile debito da 500 milioni di debito che avrebbe contratto la Juventus, soprattutto a causa dell’acquisto di Cristiano Ronaldo e dell’uscita prematura della squadra dalla Champions League.

Il debito avrebbe provocato dissidi tra il Presidente Andrea Agnelli e John Elkann, presidente di Exor (MI:EXOR), azionista di maggioranza della Juventus (MI:JUVE) con il 63,77% del capitale. Elkann potrebbe non investire risorse per ripianare il debito ma cercare in medioriente capitali freschi.

Secondo gli analisti di Intermonte, infatti, è probabile che, “salvo cessioni illustri nelle prossime ore, il conto economico della Juventus possa chiudere in rosso, con una perdita di 50 milioni circa”.

Ad aiutare il bilancio, sono state “le plusvalenze fatte con giocatori di secondo livello (Audero, Sturaro, Orsolini, Cerri, Favilli, Caldara e Mandragora) che hanno spinto la voce della gestione calciatori intorno ai 100 milioni di euro aiutando non poco”, spiega su Panorama Giovanni Capuano.

Se il bilancio al 30 giugno chiuderà quasi sicuramente in passivo, “dal 1° luglio la storia cambia, ma la fotografia ad oggi - riportata anche dalla relazione semestrale del club - è quella di una società che non ha ancora tratto l'intero giovamento dall'operazione Ronaldo. Servirà ancora qualche mese: oggi la Juventus ha visto crescere i costi del personale e dell'ammortamento cartellini con un'impatto superiore alla crescita dei ricavi. L'effetto CR7 arriverà, ma si tratta di un'operazione da valutare sull'arco di 24-36 mesi”, conclude Capuano.

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