Di Mauro Speranza
Investing.com – Accolta dalla società AS Roma (MI:ASR) la proposta arrivata dai calciatori di un taglio degli stipendi e annunciato in un tweet dalla stessa As Roma.
La notizia dell'accordo è stata diffusa dalla stessa società, la quale taglierà gli stipendi di calciatori e e dirigenti per il resto della stagione 2019-2020, col fine di attutire l'impatto economico e finanziario del blocco dell'attività calcistica decisa a livello mondiale a causa del coronavirus.
Il piano dei tagli
Calciatori e dirigenti, dunque, rinunceranno in maniera definitiva allo stipendio di marzo, mentre la retribuzione di aprile, maggio e giugno verrà spalmata dalla società nel corso delle prossime stagioni nel caso in cui il la stagione attuale dovesse ripartire
Inoltre, hanno deciso di reintegrare quanto perso a livello di stipendio dagli altri dipendenti del club con la cassa integrazione, ovvero il 30% della loro retribuzione, coperta dunque dalla squadra.
L'impatto sul bilancio della AS Roma arriverà a 30 milioni di euro e 40 milioni verranno distribuiti sulle future stagioni, permettendo anche l'ammortamento di un mancato ricavo dai diritti tv o di un eventuale sconto di tale quota.
La società ringrazia i calciatori
“Con la speranza di fare qualcosa che aiuti la Società a far ripartire al meglio il progetto Roma che tutti condividiamo”, scrivevano i calciatori in una lettera indirizzata al club, “abbiamo deciso di fare questa proposta finanziaria”.
"Parliamo sempre dell’unità di intenti della nostra Società e, attraverso la scelta spontanea di tagliarsi lo stipendio per il resto della stagione, i giocatori, l’allenatore e il suo staff hanno dimostrato che siamo davvero tutti assieme", dichiarava Guido Fienga. Chief Operating Officer (CEO) della AS Roma.
"Dzeko, tutti i giocatori e Fonseca hanno dimostrato di comprendere veramente cosa rappresenta questo Club e li ringraziamo anche per il loro magnifico gesto nei confronti dei nostri dipendenti”, sottolineava Fienga.
Le decisioni delle altre squadre
La notizia arriva dopo che il 28 marzo la Juventus (MI:JUVE) aveva deciso il taglio degli stipendi relativamente a un mese e mezzo, con i successivi due e mezzo spalmati nelle stagioni successive. Tale decisione avrà un impatto pari a 90 milioni di euro di risparmi sulla stagione 2019-2020.
Rinuncia alla mensilità di marzo anche per il Parma, decisione che riguarda 40 tra calciatori, dirigenti, staff tecnico, direttore sportivo e collaboratori, evitando così la cassa integrazione per molti dipendenti.
Trattative in corso, invece, per l'Udiense, che ha comunque deciso il taglio dello stipendio dei dirigenti in attesa dell'accordo coi calciatori, mentre il Cagliari sta per concludere l'accordo relativamente al mese di aprile e l'Atalanta potrebbe decurtare il 33% dello stipendio.