Di Alessandro Albano
Investing.com - I listini statunitensi fanno meglio dei mercati europei in avvio di lunedì, con Dow Jones in calo dello 0,8%, S&P 500 in ribasso dello 0,5% e NASDAQ al -0,1%. Cala sotto il 2% di rendimento il Tnote a a 10 anni, in vista dei verbali Fed di mercoledì sera (20:00 CET).
Prosegue il tentativo di Stati Uniti, UE e Russia di allentare le tensioni che hanno portato al risk off sui mercati e il balzo di alcune materie prime come palladio e gas naturale. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha affermato che la Russia continuerà gli sforzi diplomatici con le principali potenze Nato, mentre daI G7 dei ministri delle finanze fanno sapere che la Russia riceverà “enormi conseguenze economiche in caso di un’invasione dell’Ucraina".
“Un’ulteriore aggressione militare della Russia contro l’Ucraina vedrà una risposta rapida, coordinata e possente”, hanno scritto in una dichiarazione congiunta i Ministri delle Finanze del G7. “Siamo pronti ad imporre collettivamente sanzioni economiche e finanziarie che avranno conseguenze enormi ed immediate sull’economia russa”, si legge nella nota, in attesa dell'incontro del cancelliere tedesco Scholz con il presidente Putin fissato per domani.
Le misure potrebbero colpire direttamente il sistema finanziario russo ma, dall'altra parte potrebbero avere un effetto boomerang e creare ulteriore disagi sull'offerta energetica visto che Mosca è una delle più importanti produttrici al mondo di materie prime. Sui timori per l'offerta, Brent e Wti hanno rotto livelli importanti in mattinata salvo poi rintracciare sui supporti precedenti, mentre Future palladio e gas naturale Dutch TTF sono in rialzo del 6%.
In Europa, il FTSE MIB perde il 2,6% con spread a 170 punti e banche in forte calo, DAX cede il 2,5%, mentre l'Euro Stoxx 50 perde il 2,7%.