Giovedì Piper Sandler ha modificato le prospettive finanziarie di Shell Plc (NYSE:SHEL), alzando l'obiettivo di prezzo a 76 dollari da 75 dollari e mantenendo il rating Overweight sul titolo della società. L'analisi della società ha evidenziato il contrasto tra le performance dei segmenti downstream europei e statunitensi, in particolare dopo i risultati del quarto trimestre del 2023.
Le attività downstream europee, che comprendono la raffinazione e la vendita di prodotti petroliferi, hanno mostrato una significativa sottoperformance rispetto alle loro controparti statunitensi. Ad esempio, durante il quarto trimestre del 2023, società come Shell, BP e TotalEnergies (TTE) hanno registrato risultati particolarmente deboli, con un utile netto downstream che ha rappresentato appena il 2% del loro reddito aziendale totale. Ciò è in netto contrasto con i colossi petroliferi statunitensi come ExxonMobil (XOM) e Chevron (CVX), dove i segmenti downstream hanno rappresentato rispettivamente il 36% e il 18% del reddito aziendale totale.
La tendenza non si limita a un singolo trimestre, poiché l'esame dei redditi medi dal 2021 al 2023 rivela un divario crescente. Le società statunitensi come ExxonMobil e Chevron hanno contribuito con il 31% e il 20% al reddito dei segmenti downstream, mentre le aziende europee come TotalEnergies, Shell e BP si sono attestate tra il 10% e il 15%.
Piper Sandler prevede che gli utili della raffinazione rimarranno probabilmente al di sopra dei livelli di metà ciclo per un periodo prolungato. Questa previsione si basa sull'aspettativa che i portafogli europei di downstream possano continuare a ridursi, il che potrebbe fornire un relativo vantaggio alle compagnie petrolifere statunitensi.
L'obiettivo di prezzo fissato da Piper Sandler deriva da un approccio bilanciato, che tiene conto di una ponderazione 50/50 tra un obiettivo di rendimento del free cash flow (FCF) rispetto al FTSE 100 e un multiplo EBITDA target per l'anno fiscale 2024.
L'obiettivo di rendimento del FCF si basa sull'ipotesi di un prezzo del petrolio a lungo termine di 80 dollari al barile di Brent, in calo rispetto alla precedente stima di 90 dollari. L'obiettivo di multiplo dell'EBITDA è fissato a 4,75 volte, con uno sconto di 1,75 volte rispetto al multiplo di ExxonMobil.
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