Investing.com – I mercati USA hanno aperto in positivo oggi, dopo i dati di venerdì sull’occupazione USA ed in vista dell’inizio del vertice dell’Eurogruppo nel corso della giornata; intanto sta per iniziare la stagione del secondo trimestre.
Nelle prime fasi degli scambi USA, Il Dow Jones Industrial Average ha indicato un calo dello 0,45%, l’ S&P 500 ha segnato un calo dello 0,45%, mentre il Nasdaq 100 ha indicato un calo dello 0,23%.
Il sentimento è rimasto debole dopo i dati del Dipartimento del Lavoro USA che hanno mostrato che l’economia ha segnato 80.000 nuovi posti di lavoro a giugno, contro le previsioni di un aumento di 90.000. E’ la terza volta consecutiva che il livello non riesce a superare i 100.000.
Intanto il presidente BCE Mario Draghi ha dichiarato giovedì che le previsioni economiche affrontano dei rischi al ribasso, aggiungendo che i dati macro del secondo trimestre segnano una situazione debole nella zona euro.
Le dichiarazioni sono giunte in seguito all’impennata dei titoli spagnoli a 10 anni al 7,11%, al di sopra della soglia del 7% considerata insostenibile nel lungo termine, in vista del meeting dell’eurogruppo che discuterà il piano annunciato lo scorso mese per sostenere i paesi indebitati ed i loro travagliati sistemi bancari.
I titoli energetici sono al ribasso, capitanati da Chevron in calo dello 0.67% ed Exxon Mobil che segna -0.71%, mentre Chesapeake Energy ha visto le azioni scendere dello 0,45%.
Al rialzo Boeing che segna +1,52%, all’apertura dello show aeronautico di Farnboroug, nel Regno Unito, con ordini di due aziende di leasing. Si crede che l’affare possa agevolare il costruttore USA contro l’Airbus quest’anno.
Dall’altra parte dell'Atlantico, i mercati azionari europei sono negativi:l’ EURO STOXX 50 è sceso dello 0,08%, il francese CAC 40 ha segnato -0,13%, in Germania il DAX è sceso dello 0,18%, mentre in Gran Bretagna il FTSE 100 è sceso dello 0,47%.
Durante la sessione asiatica, l’indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato -1,7%, mentre il giapponese Nikkei 225 è crollato dell’1,4%.
Intanto in Cina i dati mostrano che l’IPC cinese hanno è salita al passo più lento dal gennaio 2010, alimentando i timori sulla seconda economia mondiale.
Il Premier Cinese Wen Jiabao ha dichiarato nel week end che l’economia affronta dei rischi al ribasso “relativamente forti” nel breve termine.
Nelle prime fasi degli scambi USA, Il Dow Jones Industrial Average ha indicato un calo dello 0,45%, l’ S&P 500 ha segnato un calo dello 0,45%, mentre il Nasdaq 100 ha indicato un calo dello 0,23%.
Il sentimento è rimasto debole dopo i dati del Dipartimento del Lavoro USA che hanno mostrato che l’economia ha segnato 80.000 nuovi posti di lavoro a giugno, contro le previsioni di un aumento di 90.000. E’ la terza volta consecutiva che il livello non riesce a superare i 100.000.
Intanto il presidente BCE Mario Draghi ha dichiarato giovedì che le previsioni economiche affrontano dei rischi al ribasso, aggiungendo che i dati macro del secondo trimestre segnano una situazione debole nella zona euro.
Le dichiarazioni sono giunte in seguito all’impennata dei titoli spagnoli a 10 anni al 7,11%, al di sopra della soglia del 7% considerata insostenibile nel lungo termine, in vista del meeting dell’eurogruppo che discuterà il piano annunciato lo scorso mese per sostenere i paesi indebitati ed i loro travagliati sistemi bancari.
I titoli energetici sono al ribasso, capitanati da Chevron in calo dello 0.67% ed Exxon Mobil che segna -0.71%, mentre Chesapeake Energy ha visto le azioni scendere dello 0,45%.
Al rialzo Boeing che segna +1,52%, all’apertura dello show aeronautico di Farnboroug, nel Regno Unito, con ordini di due aziende di leasing. Si crede che l’affare possa agevolare il costruttore USA contro l’Airbus quest’anno.
Dall’altra parte dell'Atlantico, i mercati azionari europei sono negativi:l’ EURO STOXX 50 è sceso dello 0,08%, il francese CAC 40 ha segnato -0,13%, in Germania il DAX è sceso dello 0,18%, mentre in Gran Bretagna il FTSE 100 è sceso dello 0,47%.
Durante la sessione asiatica, l’indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato -1,7%, mentre il giapponese Nikkei 225 è crollato dell’1,4%.
Intanto in Cina i dati mostrano che l’IPC cinese hanno è salita al passo più lento dal gennaio 2010, alimentando i timori sulla seconda economia mondiale.
Il Premier Cinese Wen Jiabao ha dichiarato nel week end che l’economia affronta dei rischi al ribasso “relativamente forti” nel breve termine.