Investing.com - Potrebbe essere arrivata alla conclusione la storia borsistica di Nikola (NASDAQ:NKLA), la società partecipata al 4,3% da CNH (BIT:CNHI) che si occupa dello sviluppo dei camion a motore elettrico.
La stessa Nikola ha fatto sapere giovedì di aver ricevuto un avviso di delisting da parte del Nasdaq a causa del "mancato rispetto dei requisiti di prezzo minimo di offerta stabiliti dalla borsa".
Dopo la notizia, il titolo ha perso oltre il 20% nel trading di giovedì a Wall Street a 0,615 dollari per azione, mentre su base annua la capitalizzazione di mercato si è ridotta di oltre il 90%.
Come altre imprese attiva nel mercato delle EV, anche Nikola ha provato la via della cessione azionaria per raccogliere liquidità utile a mandare avanti operazioni e strategie, con il cda sta esortando gli azionisti a votare a favore di una diluzione, e quindi all'emissione di nuovi titoli, in occasione dell'assemblea annuale degli azionisti che si terrà il mese prossimo.
I problemi sulla produzione sono emersi all'inizio di questo mese, quando il gruppo ha annunciato che avrebbe interrotto temporaneamente la produzione nella factory di Coolidge, in Arizona, per ottimizzare la linea di assemblaggio. Una decisione, questa, presa in risposta alla scarsa domanda dei camion a batteria.
Il mese scorso, ha ricevuto lo stesso avviso da parte del Nasdaq anche la startup Lordstown Motors Corp (NASDAQ:RIDE), che per rispettare le regole della borsa ha dovuto portare avanti il cosiddetto 'riverse split', cioè un frazionamento azionario inverso.