Investing.com - La guerra commerciale di Donald Trump prosegue a colpire le aziende USA di Wall Street. A farne le spese sono le società più coinvolte nel settore tecnologiche, maggiormente collegate al commercio con l’Asia.
Dopo il colpo di ieri inflitto a Qualcomm (NASDAQ:QCOM) (-10,86%), oggi il titolo cede oltre il 3%, seguito dagli altri produttori di chip e fornitori di Huawei quali Broadcom (NASDAQ:AVGO) (-2,40%) e Micron (NASDAQ:MU) (-3,46%). Male anche Intel (NASDAQ:INTC) (-2%), mentre perde oltre l1'% anche Apple (NASDAQ:AAPL), possibile vittima di ritorsioni da parte della Cina. In Europa, prosegue il rosso fisso su STMicroelectronics (MI:STM), Ams (SIX:AMS) e Infineon (DE:IFXGn).
La rivista economica e finanziaria statunitense Forbes ha stilato la classifica dei migliori marchi mondiali nel mese di maggio, con il gigante di Cupertino in testa con 205,5 miliardi di dollari di valore.
Seguono Google (NASDAQ:GOOGL), (167,7 miliardi), Microsoft (NASDAQ:MSFT) (125,3 miliardi), Amazon (NASDAQ:AMZN) (97 miliardi), Facebook (NASDAQ:FB) (88,9 miliardi), Coca Cola (NYSE:KO) (59,2 miliardi), Samsun (53,1 miliardi), Disney (52,2 miliardi), Toyota (44,6 miliardi) e McDonald’s (43,8 miliardi) tra i primi 10.
Apple sta subendo particolarmente la guerra tecnologica con la Cina, dove le vendite degli apparecchi sono calati nettamenti anche a causa della concorrenza dei più economici Huawei e Xiaomi (HK:1810).
La diminuzione delle vendite hanno portato ad un calo del 17% degli introiti in tre mesi, scendendo a 31 miliardi di dollari, ma i servizi hanno sostenuto il gruppo.