Di Mauro Speranza
Investing.com – Prosegue la corsa Saipem (MI:SPMI), nonostante l’aggravarsi delle preoccupazioni per il coronavirus e il calo del greggio, sceso sotto i 50 dollari.
La performance di Saipem (MI:SPMI) risulta nettamente in controtendenza rispetto al settore, dove BP (LON:BP) cede oltre il 2%, mentre perdono l'1% Repsol (MC:REP), Shell (LON:RDSa), Galp (LS:GALP), Technip (PA:FTI) e Total (PA:TOTF). Negativi, inoltre, anche gli altri titoli italiani quali Saras (MI:SRS), Eni (MI:ENI) e Tenaris (MI:TENR).
La società petrolifera Saipem ha comunicato i dati relativi all’esercizio 2019, caratterizzato dal ritorno all’utile, pari a 12 milioni, dopo il calo di 472 milioni arrivato nel 2018: l’ultimo bilancio positivo risaliva al 2014. Il risultato è stato ottenuto nonostante un quarto trimestre 2019 chiuso in rosso per 32 milioni di euro.
L’anno appena concluso si è “caratterizzato da una forte accelerazione nell’acquisto di nuovi ordini per un valore di oltre 17 miliardi”, spiegano dalla società, aggiungendo che l’aumento arriva a 20 milioni comprendendo i nuovi contratti aggiudicati dalle società non consolidate.
Inoltre, il portafoglio ordini tocca un nuovo record con 25 miliardi di euro, comprensivo di 3,6 miliardi di ordini acquisiti dalle società non consolidati.
Saipem (MI:SPMI) ha confermato i “solidi risultati operativi, in particolare: la Divisione Engineering & Construction Offshore mostra una buona performance operativa nell'anno; nella Divisione Engineering & Construction Onshore prosegue con successo il turnaround con conseguente miglioramento del margine e le Divisioni Drilling Offshore e Onshore registrano volumi in crescita e margini in linea con il contesto ancora sfidante del mercato”.
Previsioni di un aumento dei ricavi per l’anno in corso, con la società che prevede circa 10 miliardi di introiti e un Ebitda adjusted maggiore di 1,1 miliari di euro post IFES 16, a cui si aggiungono investimenti tecnici pari a circa 600 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto dovrebbe non arrivare a 700 milioni di euro.
I positivi risultati hanno spinto il board di Saipem (MI:SPMI) a proporre un dividendo da 0,01 euro per azione ordinaria e di risparmio: l’ultimo dividendo per le azioni ordinarie risaliva al 2012.
"Gli sforzi prodotti negli scorsi anni al fine di raggiungere un solido e rigoroso equilibrio economico-finanziario hanno consentito nel 2019 il superamento di tutti gli obiettivi prefissati", commenta Stefano Cao, amministratore delegato di Saipem (MI:SPMI), soddisfatto anche del calo dell'indebitamento e l'aumento del margine operativo.
"L'avvenuta profonda trasformazione organizzativa e gestionale e il deciso orientamento strategico ad anticipare la transizione energetica hanno consentito nel corso dell'anno l'eccellente campagna di acquisizione di nuovi contratti e il raggiungimento del livello record del backlog cui hanno contribuito, con solide performance, tutte le divisioni", aggiunge il manager
Saipem (MI:SPMI) sta assumendo sempre più “un ruolo di leadership di settore e di essere preparata ad affrontare proattivamente e con ottimismo le sfide future con l'obiettivo di una creazione di valore sostenibile per gli stakeholder", conclude lo stesso Cao.